Il successo ottenuto dal PSR Sicilia, con gli obiettivi raggiunti nel 2012, dà una solida base per le attività dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari per il 2013. In vista della nuova programmazione PSR Sicilia 2014-2020 le attività saranno rivolte ad effettuare un’analisi dei fabbisogni del territorio, anche sulla base della notevole esperienza raggiunta con il PSR 2007-2013, per mettere in atto una serie di attività propedeutiche alla definizione delle priorità e al raggiungimento degli obiettivi individuati in sede europea. Nel 2013 proseguiranno anche le attività del Piano di comunicazione del PSR Sicilia 2007- 2013. Oltre ad informare i potenziali beneficiari del programma, nonché in generale i portatori di interessi nel settore e i cittadini, si porteranno avanti, nello spirito del Piano, iniziative per coinvolgere i giovani e il sistema scolastico siciliano, rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione. Riguardo la crisi creditizia che colpisce le aziende agrarie siciliane, sono già in corso e proseguiranno nell’arco del 2013, azioni appositamente studiate: interventi specifici e concreti con cui l’Assessorato vuole ripristinare la linfa necessaria al settore agricolo
per affrontare l’attuale fase di crisi e le sfide del futuro. La gestione delle attività legate al PSR Sicilia richiede una tensione continua verso l’ottimizzazione e razionalizzazione dei processi, oltre che una particolare attenzione alle esigenze del cittadino che si interfaccia con l’Amministrazione. Per questo motivo quasi tutti gli uffici dell’Assessorato coinvolti nell’attuazione del PSR a breve trasferiranno la loro sede presso il Dipartimento Interventi Strutturali per l’Agricoltura.
PSR Sicilia: nel 2012 TARGET SPESA e OBIETTIVI RAGGIUNTI Anche per l’anno 2012 sono stati raggiunti gli obiettivi finanziari del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013. Il livello di spesa fissato dall’Unione Europea, dalla cosiddetta regola “N+2”, che per l’anno 2012 era pari ad euro 154.604.226 di quota Comunitaria (FEASR), è stato abbondantemente superato: sono stati infatti erogati € 171.372.000 di quota FEASR pari a circa € 302.000.000 di spesa pubblica totale. La Regione Siciliana evita così il pericolo di disimpegno delle somme destinate ad un settore, quello dell’agricoltura, trainante per l’economia isolana. Grazie all’impegno di tutti gli uffici coinvolti nell’attuazione del Programma, l’obiettivo di spesa FEASR 2012 è stato quindi superato di circa € 16.700.000 e di circa € 30.000.000 in termini di spesa pubblica totale. Dall’avvio del Programma ad oggi, sono stati erogati a favore dell’agricoltura siciliana e per lo sviluppo del territorio, circa 1.073.000.000 di euro, di cui 660.000.000 di quota Comunitaria, pari  a più del 51% dell’intera dotazione del PSR Sicilia 2007-2013, il cui termine per l’erogazione è fissato al 31 dicembre 2015. Realizzazioni PSR 2007-2013 Generalmente con riferimento alla presentazione di progetti, nelle misure del PSR è richiesta la c.d. cantierabilità che prevede 24 mesi per la conclusione delle iniziative riguardanti le strutture aziendali e 12 mesi per l’acquisto di macchine ed attrezzature. I progetti i cui decreti di finanziamento sono stati emessi alla fine del nel 2009 o nel 2010 sono già conclusi, mentre quelli iniziati nel 2011 o successivamente sono in fase di realizzazione e conclusione. Di seguito si riportano alcune delle realizzazioni concluse: misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” introduce un regime di sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti materiali, immateriali e funzionali al conseguimento dell’obiettivo dell’ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese competitivo ed in particolare alla ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo agricolo e agro-industriale orientato al miglioramento del rendimento globale dell’azienda e al suo riposizionamento sui mercati. Sono stati già realizzati circa 700 progetti, per oltre 80 milioni di euro di volume totale degli investimenti, riguardanti soprattutto i settori agrumicolo con quasi 50 ettari di nuovi impianti realizzati e 50 ettari riconvertiti o ristrutturati, olivicoltura da olio con 80 ettari di nuovi impianti, e oltre 300.000 mq nel settore serricolo fra nuovi impianti e ristrutturazione di quelli esistenti. Gli interventi, sia riguardanti l’agricoltura convenzionale che quella biologica, hanno riguardato gli impianti produttivi, i sistemi irrigui, i fabbricati e l’acquisto di macchine ed attrezzature. Misura 123 “Accrescimento del valore dei prodotti agricoli e forestali” contribuisce all’obiettivo prioritario regionale dell’ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese competitivo attraverso la ristrutturazione e ammodernamento del sistema produttivo agroindustriale orientato al miglioramento del rendimento economico delle attività e al riposizionamento delle imprese sui mercati. Sono stati già conclusi 5 progetti per oltre 13 milioni di volume totale degli investimenti con il settore vitivinicolo che ha fatto registrare l’importo maggiore di investimento con oltre 5 milioni di spesa pubblica, seguito da quello frutticolo fresco o trasformato e dal settore lattiero caseario.
Anche in questo caso sono necessari progetti cantierabili. Ad oggi, gli interventi i cui decreti di finanziamento stati emessi nel 2009 o nel 2010 sono già conclusi, mentre quelli del 2011 sono in fase di realizzazione e si concluderanno secondo il crono- programma previsto e approvato. Misura 311 “Diversificazione verso attività non agricole” è rivolta alla diversificazione del reddito delle imprese agricole. Sono già stati realizzati 28 progetti per un volume totale degli investimenti di circa 5 milioni di euro, riguardanti soprattutto il settore agrituristico, con il finanziamento di ristrutturazione e ammodernamento di fabbricati, acquisto di arredi e attrezzature, anche per attività ludiche, sportive e didattiche. Inoltre sono già state concluse iniziative volte ad investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili per circa 500.000,00 euro di spesa pubblica. Le attività previste per il 2013 L’Autorità di Gestione del PSR Sicilia, intende promuovere, nell’ambito del Piano di comunicazione del medesimo programma PSR Sicilia, il rafforzamento nei giovani della consapevolezza dei vantaggi di uno sviluppo eco-sostenibile, da sempre al centro delle politiche economiche e sociali dell’Unione Europea. In questo senso va vista l’iniziativa per il 2013 del Page 3 secondo Contest rivolto agli Istituti Tecnici e Professionali Agrari sul tema “Energie rinnovabili”. Nell’ambito del Piano di comunicazione per la divulgazione del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013 è in corso un’iniziativa per l’assegnazione di stage formativi a giovani laureati delle facoltà di Agraria ed Economia di Palermo e Catania. Gli stage destinati ai meritevoli giovani laureati verranno effettuati presso la Commissione Europea – Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale e l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles della Regione Siciliana, presumibilmente nel mese di marzo. Inoltre l’Amministrazione svolgerà le seguenti attività: • sono in fase di chiusura alcune graduatorie dell’Asse 1 (si sta creando un parco progetti che può essere finanziato con le economie prodotte) e dell’Asse 2 (misure 213 e 216) che determineranno l’attuazione delle spese nell’anno 2013; • le misure dell’Asse 3 (oltre la misura 311) entreranno a regime, con interventi e eroga- zione di risorse importanti per i territori volti alla diversificazione di redditi nelle zone rurali e alla qualità della vita; • sono in itinere i lavori per l’approvazione dei Progetti integrati di Filiera; • sono stati pubblicati i nuovi bandi per l’agriturismo (comunicato stampa allegato in cartel- la); • continuano i lavori relativi al progetto “Banda larga” nelle aree rurali della Sicilia. Nei pri- mi mesi di quest’anno, acquisite le necessarie autorizzazioni, verranno avviati gli inter- venti sui territori interessati e si prevede il completamento dei lavori entro la fine del 2013. Aiuti per le aziende agricole Il comparto agricolo siciliano, in questa fase di crisi, sta attraversando un momento di difficoltà, legato a croniche debolezze strutturali e alla difficoltà di reperire la liquidità necessaria. I dati di un’indagine ISMEA evidenziano come nel primo semestre 2012 si sia avuta una contrazione delle erogazioni da parte delle banche del 30,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
C’è necessità quindi di azioni che diano alle aziende del settore le risorse per affrontare questa difficile fase. In questo senso l’Assessorato è impegnato a costruire strumenti finanziari che, direttamente o indirettamente, permettano alle imprese agricole un più facile accesso al credito. Oltre a quelli già previsti dalla Finanziaria regionale 2009 (concorso regionale nel pagamento degli interessi sui prestiti e mutui agrari) e dal PSR Sicilia 2007-2013 (Fondo di garanzia, Proto- collo d’intesa per l’accesso al credito dei giovani imprenditori), nel corso del 2013 è in program- mazione l’attuazione dei seguenti obiettivi: la creazione di un Fondo regionale di Garanzia, pre- visto dall’art. 15 della L.R. n. 25/11, la cui gestione sarà affidata alla IRFIS-Sicilia, con una dota- zione iniziale di €. 2.775.000,00. La garanzia del Fondo regionale consentirà minori costi di commissione, alleviando la difficoltà reale che affrontano le imprese agricole che chiedono cre- dito alle banche. L’incremento del fondo CRIAS Un’altra iniziativa nell’ambito di questa strategia sarà l’incremento del fondo di rotazione della CRIAS, previsto dall’art. 16 della L.R. n. 6/09, che consentirà agli imprenditori acquisire attrezzature tecniche con finanziamenti agevolati. La somma prevista per questo intervento è di €. 10.800.00,00 che si va a sommare alla dotazione iniziale del fondo di €. 52.500.000,00. Inoltre la CRIAS, nel corso del 2013, attiverà a favore delle imprese uno stanziamento di €. 3.000.000,00, destinato all’anticipo fatture, che consentirà alle imprese agricole di realizzare Page 4 immediatamente gli incassi. In analogia alla proroga dei termini di presentazione delle richieste di moratoria dei prestiti previsti dall’Accordo ABI (Associazione Bancaria Italiana) sarà concesso un’ulteriore proroga – dal 28 febbraio al 31 marzo – dei termini di presentazione delle richieste di proroga dei debiti delle imprese agricole verso la CRIAS. Sono misure che intervengono su punti di difficoltà reale delle imprese agricole, e usano consistenti fondi, reperiti in una fase di difficoltà finanziaria per l’Amministrazione Regionale, per dare ossigeno a tutto il settore. Oltre alla previsione di fondi, è stata portata avanti anche una attività di relazioni con il sistema bancario , in modo da rendere più efficaci tali interventi. In questo senso l’Assessore delle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, ha incontrato il comitato regionale Sicilia dell’Associazione Bancaria Italiana. Le attività propedeutiche alla nuova programmazione PSR Sicilia 2014-2020 Rispetto all’attuale periodo di programmazione, l’approccio strategico della politica di sviluppo rurale 2014-2020 per una “crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva” presentato dai documenti d’indirizzo comunitari, pur conservando i tre obiettivi di lungo periodo rivolti alla competitività dell’agricoltura, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, all’azione per il clima e allo sviluppo equilibrato delle aree rurali, richiede un maggiore coinvolgimento dei diversi attori/portatori di interesse (cittadini, gestori pubblici, decisori politici), sin dall’avvio delle prime fasi del processo di costruzione della policy, al fine di: a) capitalizzare gli input derivanti dall’analisi dei risultati conseguiti nell’attuale periodo di pro- grammazione 2007-2013; b) adottare nuove idee, approcci e modelli innovativi, trasferendo allo sviluppo rurale le eventuali buone prassi sperimentate in altri contesti o ambiti di conoscenza; c) dare maggiore enfasi all’approccio territoriale, nel rispetto delle identità territoriali. In sintesi, una volta condivisi i principi e le regole a livello UE-Stati Membri/Regioni, i passi da compiere nei prossimi mesi dovranno consentire all’Amministrazione di: a) raccogliere i fabbisogni, le aspettative e le percezioni dei diversi protagonisti del mondo rurale; b) convertire le informazioni e le conoscenze acquisite in possibili percorsi di sviluppo rurale sostenibile con effetti a medio lungo termine, secondo gli obiettivi strategici e le priorità della politica di sviluppo rurale 2014-2020; c) individuare, tra i possibili scenari d’intervento, la policy che più di ogni altra, con le risorse che si avranno a disposizione, avrà effetti nell’affrontare i problemi del settore e delle aree rurali. Dal punto di vista operativo la prima fase del processo di programmazione (fase di “autodiagnosi”) sarà avviata con attività tra loro complementari come lo Studio del contesto di applicazione e lo studio del percorso dell’attuale Programma di Sviluppo Rurale.
Questa attività si articolerà su due fasi: la prima prevede l’analisi dell’evoluzione e l’aggiornamento dei principali parametri descrittivi del contesto (indicatori di baseline) e l’analisi di documenti (RAE del PSR 2007-2013, le relazioni di Valutazione del PSR 2007/2013, Documento di Programmazione Economica e Finanziaria regionale, analisi congiunturali. rapporto Annuale Banca d’Italia, rapporto Caritas etc.). Contemporaneamente, sarà attivata una fase di analisi a livello territoriale, destinata a definire in dettaglio il contesto e ad individuare i fabbisogni specifici di intervento, con riferimento agli obiettivi ed alle priorità dello sviluppo rurale. A partire dal 21 gennaio e fino al 24 gennaio, si stanno realizzando incontri di consultazione che Page 5 in questa prima fase vede coinvolti gli Uffici periferici dell’Amministrazione (Ispettorati Provinciali Agricoltura e Sezioni Operative). Durante questi incontri, partendo da un’analisi sui risultati e problematiche inerenti la Programmazione 2007-2013, si individueranno alcuni dei fabbisogni territoriali. Inoltre, saranno individuati gli stakeholders da coinvolgere nella successiva fase dei tavoli territoriali. Nel mese di febbraio si prevede, infatti, l’organizzazione di incontri sui territori che coinvolgeranno portatori di interesse della compagine economica (ad esempio, imprenditori agricoli, forestali e del settore agroalimentare), dell’associazionismo e della cooperazione, della compagine ambientale e della compagine tecnica impegnata nella fase progettuale. La platea degli stakeholders sarà, inoltre, ampliata da rappresentanti del volontariato sociale, della cultura e della scuola. Questo in considerazione dell’accento posto dalla prossima pro- grammazione in ordine all’integrazione delle diverse politiche di sviluppo e su priorità concer- nenti l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico delle aree rurali.
Nascerà così una vera e propria “rete” consultiva per uno scambio continuo di dati e informazioni, utili ad alimentare una programmazione rispondente ai fabbisogni territoriali. Per aumentare il dettaglio del need assessment sarà attivata un’apposita sezione sul sito istituzionale del PSR e un Forum sulla Programmazione 2014-2020. Queste consultazioni, insieme a quella condotta a livello istituzionale, (dal Comitato di Sorve- glianza del PSR e dagli uffici dell’Amministrazione coinvolti nella governance del Programma) serviranno a individuare i punti di forza e di debolezza per l’attuazione del Programma e per la determinazione dei fabbisogni specifici