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Battiato shock da Bruxelles 'Quante troie in Parlamento'


"In Parlamento troie che farebbero tutto"


Battiato shock da Bruxelles  "Quante troie in Parlamento"Durissimo affondo del cantautore e assessore al Turismo siciliano durante un incontro istituzionale presso il Parlamento europeo. La Boldrini si indigna: "Parole volgari e offensive. Un insulto alla dignità del Parlamento. Attacchi da Pdl e Pd. Lui precisa: "Mi riferivo a chi si vendeva, uomini e donne, nella scorsa legislatura". Grasso:  "Non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo, ma senz'altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell'assessore". Il caso sbarca a Montecitorio

"Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino".  Una frase shock che Franco Battiato pronuncia a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, durante un incontro istituzionale dedicato ai "Nuovi percorsi fra turismo e cultura in Sicilia". Il cantautore, da quattro mesi assessore al Turismo della giunta Crocetta, è costretto a precisare che si riferiva alla precedente legislatura e alludeva alle donne come agli uomini. Ma è tardi, perché le sue parole hanno già scatenato una bufera. E provocato la reazione sdegnata dalla neopresidente della Camera Laura Boldrini: "Parole volgari e offensive. Respingo nel modo più fermo l'insulto che arriva da Battiato alla dignità del Parlamento".


"Stento a credere che un uomo di cultura come Franco Battiato, peraltro impegnato ora in un'esperienza di governo in una Regione importante come la Sicilia, possa aver pronunciato parole tanto volgari", afferma la Boldrini. Da presidente della Camera e da donna respingo nel modo più fermo l'insulto che da lui arriva alla dignità del Parlamento. Neanche il suo prestigio lo autorizza ad usare espressioni così indiscriminatamente offensive. La critica alle manchevolezze della politica e delle istituzioni - dice la neopresidente - può essere anche durissima, ma non deve mai superare il confine che la separa dall'oltraggio". Una dichiarazione, questa, che la Boldrini ha letto nell'aula di Montecitorio, fra gli applausi fragorosi dei colleghi. Non prima di aver definito "disdicevoli" le dichiarazioni del musicista-assessore

Anche il presidente del Senato censura Battiato. "Non rientra nelle nostre competenze muovere passi in un certo modo, ma senz'altro esprimeremo il nostro disagio presso il governatore della Sicilia per le frasi dell'assessore", afferma Pietro Grasso rispondendo alla senatrice Alessandra Mussolini che aveva chiesto di intervenire per chiedere le dimissioni di Battiato. Una reprimenda anche dal ministro del Lavoro Elsa Fornero: "Le parole pronunciate dall'assessore Franco Battiato offendono le istituzioni e tutte le donne italiane"

Attacchi, richieste di scuse e di dimissioni a Battiato arrivano sia dal Pd che dal Pdl. "C'è chi sta alla finestra per anni, chi cura i propri interessi dalle pagine di un blog, dall'alto di un palco, nel chiuso di uno studio. E poi spara. Spara sulle istituzioni, magari dopo non aver rifiutato di occuparne una poltrona. Le parole di Battiato, passato dalla musica alla politica in un batter d'occhio, sono una vergogna". Lo afferma in una nota Marina Sereni, vicepresidente Pd della Camera dei deputati. "Considero le parole dell'assessore siciliano molto gravi per le donne e le considero gravi anche come uomo", dichiara il presidente del gruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. "Il Parlamento - aggiunge - è sempre stato il cuore della nostra democrazia e non possiamo permettere che venga trattato in questo modo".

"Dispiace e mortifica che anche un uomo colto come lui senta il bisogno di fare ricorso a un linguaggio volgare e tipicamente sessista per fare affermazioni più generali sulla politica italiana", dicono le senatrici del Pd Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, Anna Finocchiaro e Rita Ghedini. "Il governatore Rosario Crocetta valuti di far dimettere il suo assessore per difendere l'onore della Sicilia", è quanto dichiara il neodeputato del partito democratico Michele Anzaldi. "Il linguaggio di Battiato è inaccettabile. Questo atteggiamento linguistico rischia solo di favorire estremismi e populismi, cosa che mi sembra l'Italia non abbia bisogno", dice il deputato Edoardo Patriarca, anche lui del Pd.

In casa Pdl irrompe Daniela Santanché: "Ignoranza becera senza confini: Battiato torni a fare l'assessore", dice. "Le parole di Franco Battiato sono inaudite e volgari e tanto più gravi perché pronunciate in un contesto istituzionale", afferma la vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli (Pdl).  "Prendiamo atto dell'outing di Franco Battiato, che con tutta evidenza non può che rivolgersi allo schieramento che lo sostiene come assessore nella giunta regionale siciliana. Sarebbe il caso - afferma il parlamentare del Pdl Luca D'Alessandro - che tornasse alle sue canzonette, magari titolando la prossima Bonjour finesse". Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl, chiede alla Boldrini "di intervenire per via legale e a titolo risarcitorio nei confronti di Franco Battiato per le gravi offese recate alle deputate elette alla Camera. È inaccettabile che si possa permettere un dileggio e un oltraggio simili all'istituzione Camera e ai parlamentari tutti". E Gea Schirò Planeta, deputata della lista Monti, chiede al governatore Crocetta di "diffidare pubblicamente" Franco Battiato. Qualora non dovessi ritenermi soddisfatta della tempestività e ampiezza della sua azione di garanzia mi riservo di adire a vie legali contro la sua giunta in sede nazionale ed europea". 

Battiato a questo punto torna sulle sue parole. Ma non chiede scusa: "Prendo atto con dispiacere che il senso della mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisato e interpretato come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne, o addirittura riferibile al parlamento europeo. Era evidente -aggiunge il musicista - che il riferimento era a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico. Dispiace, altresì, prendere atto che dopo un'ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all'attualità".

Ma le sue parole non spengono la polemica: "Le parole di Franco Battiato sono semplicemente inqualificabili", dice in una nota Sonia Alfano, europarlamentare dell'Idv. "Non importa da quale parte politica provengano certe uscite, né importa a quale parte politica siano dirette. Invece di offrire precisazioni - afferma la Alfano - l'assessore Battiato chieda umilmente perdono".

La Regione. Prima della pesante battuta, il cantautore aveva raccontato la sua esperienza nel governo regionale. "Stiamo lavorando bene. Il presidente Rosario Crocetta ha avuto un'idea formidabile, quella di scegliere dei non politici per gli assessorati. E ci siamo trovati come se fossimo stati sempre amici". 

"Ho visto parecchie volte il presidente della Regione siciliana fuori il Palazzo affrontare precari incazzatissimi e trasformare il problema in soluzione - ha raccontato Battiato - Crocetta è un uomo che ama i semplici, i deboli, lavora per questa gente". "Crocetta - ha aggiunto - non si può escludere da un momento all'altro perché ha consenso popolare, ha un grande favore popolare in costante crescita". 

E per quanto riguarda il suo incarico "non mi sono pentito di avere accettato questo ruolo, molto lontano dal mio percorso. Ho accettato la mia carica - ha puntualizzato - pur sapendo che dovevo fare un tour italiano ed europeo molto lungo. Mi occuperò - ha aggiunto - di letteratura, danza d'avanguardia, cose che innalzano lo spirito dell'essere umano che sta vivendo un momento terribile". 

I grillini. "Anche i grillini stanno aiutando, anche se ultimamente sono uscite due tre cose penose che è meglio non affrontare qui", ha detto a proposito del "modello Sicilia" e del ruolo svolto nell'isola dal Movimento 5 Stelle. E per quanto riguarda, invece, il panorama nazionale, secondo Battiato "il M5S, col successo che ha avuto, deve indicare qualcuno con cui trovare un accordo per portare a casa quelle tre-quattro leggi che possono cambiare le cose. Ho già detto che per me il 75 per cento dei politici dovrebbe andare a casa, ma ci sarà pure un 10-20 per cento della sinistra non troppo compromesso con cui si può parlare, lontano da un certo tipo di politico italiano".

Poi, alla domanda se il 'modello Sicilia' funzioni, ha replicato: "Ho considerato l'arrivo dei grillini un dono da ogni punto di vista. Non ho mai avuto a che fare con Cancelleri, con lui solo un saluto veloce. Ma ho incontrato molti dei ragazzi deputati, li ho conosciuti durante le riunioni, mi pare che abbiano fatto bene. Si sono ridotti lo stipendio, io lo devolvo integralmente ogni mese, sicuro che l'onestà vinca su tutto. Ma è presto, per tirare le somme. Prima di vantarsi, bisogna arrivare a conclusioni serie".

"Povera Patria. "Ognuno è responsabile del proprio destino, quello che sta succedendo in Italia è una profezia biblica: parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo. Quest'Italia - ha concluso Battiato, mentre sembrava citare il testo della sua canzone Povera patria - da una parte fa schifo, è inaccettabile, servi dei servi dei servi. Almeno noi siamo onesti, anche se io non mi intendo di politica".

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