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Forestali sanniti. Annunci e buoni propositi ma nelle tasche degli operai non c'è un euro da 14 mesi


Poche ciance, non c'è un centesimo. E' di ieri l'annuncio del consigliere regionale con delega all'Agricoltura, Daniela Nugnes, che ha annunciato l'imminente stanziamento di 60 milioni di euro per la forestazione ed il richiamo all'applicazione del CCNL di categoria grazie ad un accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali di categoria, in base al quale vengono ritirati gli emendamenti con la presentazione di un unico documento condiviso: " È opportuno – ha sottolineato la Nugnes - fare chiarezza su quanto è successo nelle ultime ore, anche al fine di superare le troppe polemiche e le facili strumentalizzazioni. Al di sopra di ogni cosa ho a cuore gli operai forestali che, però, non hanno colto il rischio che incombe su di loro sul mantenimento del posto di lavoro, considerato che le risorse a disposizione sono di 60 milioni di euro annui. La Regione ha fatto tutto quanto necessario per strappare 180 milioni nel triennio 2012-2014, ora facciano la loro parte le Comunità montane attivandosi e responsabilizzandosi con tutti i necessari interventi, procedure e sostegni a favore dell'attività forestale. La revoca della stabilizzazione e la diminuzione delle giornate lavorative erano emendamenti studiati e pensati per evitare il rischio di qualsivoglia licenziamento. Abbiamo accolto la condizione posta dai sindacati ed avvieremo subito la trattativa per la riforma del comparto. Ma serve l’assunzione di responsabilità da parte di tutti per individuare soluzioni che diano prospettive certe al settore della forestazione”. Questo è quanto ha annunciato il consigliere delegato all'Agricoltura di Palazzo S.Lucia. Tutto vero, l'iter è quello giusto ma se vogliamo ragionare in soldoni ecco che i nodi vengono al pettine. E sono due. Il primo riguarda l'insufficienza dei fondi stanziati, il secondo la tempistica. In pratica la Regione Campania ha stanziato 60 milioni di euro per il 2012 ed altri 60 milioni per il 2013. Una cifra importante ma comunque insufficiente se si considera che il fabbisogno del comparto forestazione campano si aggira sui 90 milioni di euro annui. Poco male, si può sempre obiettare, la crisi è pressante e questo passa il convento. Effettivamente è già un passo in avanti averli trovati e stanziati, se si considera che con la precedente gestione Amendolara non c'era neppure la possibilità di mettere la cosidetta pezza a colori. A fine marzo 2013 però, gli operai forestali non solo non hanno avuto le prime mensilità dell'anno ma devono ancora avere tutte le mensilità del 2012. Insomma, le tasche dei lavoratori forestali sono vuote da 14 mesi. Si rischia di giocare a palla avvelenata tra riunioni in Regione, verifiche all'Uncem, consigli infuocati presso le Comunità Montane. Proprio in questi giorni potrebbero essere stanziati i primi 18 milioni di euro dei fondi 2012 ma, lo ripetiamo fino alla noia, nelle tasche degli operai non c'è ancora nulla. Tutta questa situazione è poi resa ancora più difficile dalla tempistica, perchè si tratta di fondi Fas, e cioè lo strumento di finanziamento del Governo italiano per le aree sottoutilizzate del paese. Risorse nazionali aggiuntive, che inizialmente andavano a sommarsi a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento, fino a sostituirle del tutto. Il problema dei fondi Fas è che hanno una tempistica totalmente diversa e più "ballerina" dove non si possono dare garanzie sui tempi di impiego e certezze. E sappiamo per la vertenza dei forestali sanniti (e non) quanto sia importante il fattore tempo. Sull'argomento abbiamo contattato il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina. Nel suo piccolo, l'ente montano che ha sede a S.Bartolomeo in Galdo rispecchia in pieno l'andamento regionale: "Attendiamo ancora i fondi del 2012 - ha confermato Spina - e ribadisco quello che ho affermato poche settimane fa. Con l'arrivo in Regione Campania della Nugnes almeno ora si è preso atto del problema e lo si affronta, prima invece eravamo all'anarchia totale, senza prendere in considerazione la gravità della situazione. Detto questo però, bisogna agire e non navigare a vista, senza alcun tipo di programmazione. La stasi non è solo della Comunità Montana del Fortore, tutti gli enti che si occupano di forestazione in Campania sono allo stesso punto. Per quanto ci riguarda, dei 60 milioni di euro a noi spettano 3miloni e 24 mila euro annui. Stanziamento insufficiente se si considera che il fabbisogno dei forestali fortorini e di poco inferiore a 5 milioni di euro. Anche i nostri operai stanno attendendo da 14 mesi". Infine, anche Spina, che in un'intervista rilasciata al nostro portale aveva definito la vertenza forestali sanniti "la nostra Fiat", ha detto la sua sui fondi Fas e sulla tempistica: "Bisogna prendere atto che si tratta di fondi progettuali - ha specificato - che hanno un iter totalmente diverso dall'erogazione tradizionale, quella che consente di avere lo stipendio ogni 27 del mese. Bisogna sapere che questa è la prospettiva regionale, quindi, o la si accetta e ci si convive oppure tutto diventa ancora più difficile". Il navigare a vista preoccupa e penalizza. I forestali sanniti sono in cassa integrazione per impraticabilità cantieri (in pratica per motivi metereologici). Si attende una primissima trance relativa al 2012: denaro per respirare.

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