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Forestali: forse 60 milioni sono pochi

Radio CRC la radio di Napoli OnlineForestali: forse 60 milioni sono pochiNella giornata di ieri, mentre infuriavano le polemiche sul caso mozzarella di bufala, in Consiglio Regionale, durante i lavori per l’approvazione del bilancio si è sbloccata la vicenda forestali, per la parte che attiene alla programmazione 2012 – 2014.  Non ci sarà la temuta revoca delle stabilizzazioni già assentite e la diminuzione delle ore lavorate, richieste da alcuni emendamenti. In compenso, la regione metterà a disposizione 60 milioni di euro all’anno, grazie ad un accordo con il Cipe, che però impone comunque di rivedere la posizione dei lavoratori idraulico forestali, che andranno inquadrati sulla base del Contratto collettivo nazionale di categoria, che ha un’articolazione economica di livello regionale.

“L’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali di categoria, in base al quale vengono ritirati gli emendamenti e se ne presenta uno solo condiviso, con la previsione di uno stanziamento di 60 milioni di euro per la forestazione e il richiamo all’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria, inaugura un percorso virtuoso da sostenere con forza. Ora tutti, a partire dalle Comunità montane, devono fare la loro parte assumendo impegni responsabili e fattivi.”
Così Daniela Nugnes, consigliere per l’Agricoltura del presidente della regione Campania Stefano Caldoro.
“È opportuno – sottolinea la Nugnes – fare chiarezza su quanto è successo nelle ultime ore, anche al fine di superare le troppe polemiche e le facili strumentalizzazioni.
“ Al di sopra di ogni cosa – dice la Nugnes – ho a cuore gli operai forestali che, però, non hanno colto il rischio che incombe su di loro per il mantenimento del posto di lavoro, considerato che le risorse a disposizione sono di 60 milioni di euro annui. La Regione ha fatto tutto quanto necessario per strappare 180 milioni nel triennio 2012-2014, ora facciano la loro parte le Comunità montane attivandosi e responsabilizzandosi con tutti i necessari interventi, procedure e sostegni a favore dell’attività forestale.”
La Nugnes aveva così risposto al capogruppo regionale del Psi, Gennaro Oliviero, il quale, sulla base degli emendamenti al bilancio non ancora ritirati aveva sostenuto: ”Siamo pronti a qualsiasi iniziativa per scongiurare folli tagli a danno dei lavoratori e ai nostri Enti Montani; il nostro coerente sostegno alle Comunità Montane e il coro unanime dei rappresentanti degli Enti montani, rappresentano l’ennesima posizione assunta verso Caldoro e il centrodestra campano i quali devono, una volta e per tutte, comprendere che la forestazione rappresenta una spesa su cui nessun taglio è ipotizzabile”.
Per Daniela Nugnes, che pure ha fatto ritirare i tagli: “La revoca della stabilizzazione e la diminuzione delle giornate lavorative erano emendamenti studiati e pensati per evitare il rischio di qualsivoglia licenziamento. Abbiamo accolto la condizione posta dai sindacati ed avvieremo subito la trattativa per la riforma del comparto. Ma serve l’assunzione di responsabilità da parte di tutti per individuare soluzioni che diano prospettive certe al settore della forestazione”.
Il consigliere Psi Gennaro Oliviero aveva anche detto: “In queste ore auspichiamo un ravvedimento; del resto, gli atti parlano chiaro e oggi chi ha il mandato di governare deve assumersi tutte le responsabilità politiche del caso. Si scherza con il fuoco; in realtà, si è inadempienti verso i diritti maturati dai lavoratori e si distrugge il ruolo autorevole svolto dagli Enti Montani a difesa delle nostre zone interne.”
Ne vedremo delle belle nei prossimi mesi sulla questione. Una sola notazione: forse 60 milioni di euro all’anno per tenere in piedi le nostre montagne sono pochi: visto e considerato che frane e smottamenti fanno danni per centinaia di milioni di euro.

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