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Comunità montane - Emendamento Nugnes, la rabbia dei forestali

AVELLINO - E’ bufera tra i lavoratori forestali dopo le ultime notizie che, nelle ultime ore sono arrivate da Napoli. Sale forte la rabbia dei lavoratori di tutti gli Enti, ma in particolar modo di quelli più sofferenti, come la Terminio Cervialto, dove gli operai non percepiscono gli stipendi da più di un anno. 

Forte la presa di posizione dei lavoratori della Comunità Montana dell’Ufita. 
«La RSA della Comunità Montana dell 'Ufita degli operai idraulici forestali a tempo indeterminato, - recita un comunicato - a seguito delle ultime notizie giunte dalla Regione Campania e che tentano di destabilizzare il settore, non possono fare altro che esprimere rabbia e indignazione, e provare a capire che cosa si sta decidendo sulla loro testa e chi sono i soggetti che giocano questa sporca partita mettendo a rischio la vita stessa di migliaia di uomini. Paradossalmente, mentre da mesi gli operai forestali rivendicano con forza il salario arretrato c'è chi, quasi per ritorsione decide che non devi più esistere, se non alle condizioni da loro imposte. 
Entrando nel merito delle ultime dichiarazioni apparse sulla stampa, si rimane sorpresi nel leggere che i segretari regionali di categoria non fossero a conoscenza degli emendamenti, in particolare dì quello della Nugnes che vuole salvaguardare gli occupati dimezzando le giornate di lavoro. Ma come non era stato istituito un tavolo permanente di confronto che prevedeva incontri settimanali? E poi, l'emendamento unico con la condivisione del sindacato che sostituisce quelli precedenti, non prevede lo stesso 187 giornate di lavoro per gli operai a tempo indeterminato? Crediamo, che per quel poco che si riesce a capire, i segretari regionali del sindacato si sono accontentati solo di revocare il blocco delle assunzioni agli Otd portando tutto il settore di nuovo nella precarietà. Se questo è le molliche del tozzo di pane che cadono mentre si azzannano a spartirselo gli Oti e gli Otd se li venissero a raccogliere i consiglieri e assessori regionali insieme ai tre segretari del sindacato, perché gli operai sono sazi». 

Intanto nella giornata di martedì una numerosa delegazione di operai a tempo determinato della Comunità Montana Alta Irpinia, ha avuto un incontro molto esaustivo e costruttivo, con il sindaco e presidente dell’unione dei comuni Alto Ofanto, Rodolfo Salzarulo. Il primo cittadino di Lioni, ha espresso in primis tutta la sua vicinanza e solidarietà agli Otd della Alta Irpinia per le difficoltà lavorative che li riguardano. Nella riunione si è affrontato la questione forestazione in generale, e nello specifico  la loro riassunzione e certezza lavorativa per il 2013. 

«Il sindaco di Lioni - dicono gli operai - non ha nascosto le molteplici difficoltà del comparto forestazione dovute a gravi mancanze sia come finanziamenti, sia come progetti di riforme, da parte della Regione Campania. Insieme alla nostra delegazione si è concordato un cammino costruttivo da seguire insieme politica, maestranze, sindacato, che si articola su tre ben precisi punti: il primo garantire entro il 10 aprile l’avvio delle pratiche per la riassunzione del personale in forza all’ente montano altirpino, in modo che anche con la sola garanzia di finanziamento da parte della Regione si avvia al servizio immediatamente il personale, la data del 10 aprile è stata scelta poiché in tale data sarà disponibile il bilancio regionale e i relativi finanziamenti. Il secondo punto, è che il sindaco Rodolfo Salzarulo si impegnerà con forza, in qualità di sindaco e di presidente dell’unione dei comuni Alto Ofanto, insieme ad altri suoi colleghi sindaci, presso la Giunta dell’ente montano, affinché si dia stabilità, serenità e certezza lavorativa a 151 operai a tempo determinato, infine si è deciso di effettuare una serie d’incontri con il primo cittadino di Lioni per stabilire il da farsi per ulteriori iniziative». 

Il sindaco lionese dalla sua pagina facebook commenta l’incontro. 

«Giornata movimentata. Seduto a un tavolo con una decina di operai, precari della Comunità Montana concordo nel concorrere ad attivare procedure per la ripresa dell’attività, a condizione della garanzia regionale sui fondi. Intanto la commissione bilancio, a Napoli, porta da 265 a 180 giornate il tetto per i lavoratori a tempo indeterminato e fissa per gli Otd il tetto pari ai giorni lavorati lo scorso anno: il peggiore. Messo in moto il percorso per tentare di bloccare in aula l’iniquo taglio: stabilite piuttosto di riformare il lavoro, non di tagliare il pane».  


Il Pd con D’Amelio, Pica e Caputo dice no alle modifiche alla finanziaria
Anche nel Consiglio regionale continuano forti le discussioni rispetto alla questione dei nuovi emendamenti da proporre alla finanziaria. Il gruppo regionale del Pd, attraverso i componenti della commissione agricoltura, Donato Pica, Rosetta D’Amelio e Caputo, denuncia il tentativo della maggioranza di trasformare il rapporto di lavoro degli operai idraulico-forestali, da tempo indeterminato a tempo determinato, riducendo il numero di giornate lavorative fino ad un massimo di 188 annue. 
Oltre ad evidenziare l’illegittimità di tale norma che lede i diritti acquisiti degli operai forestali assunti a tempo indeterminato, in alcuni casi da più di un decennio, i consiglieri del Pd contestano l’operato della maggioranza che tenta di utilizzare la legge finanziaria regionale, in palese contrasto allo Statuto, per modificare leggi sui più svariati argomenti, bypassando e mortificando il ruolo del Consiglio Regionale. 
La programmazione degli interventi a difesa delle risorse naturali e la stessa legge regionale n. 11/96, necessitano di un riesame complessivo, ma si chiede che la trattazione venga fatta nei tempi giusti e, in particolare, nelle sedi istituzionali chiamate ad esprimersi per competenza. 

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