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Forestali, firmato il decreto per i fondi. Ma è polemica

AVELLINO - La vertenza della forestazione ieri mattina ha fatto tappa ad Avellino con due assemblee che la Fai Cisl e la Flai Cgil hanno tenuto presso l’istituto d’arte e il centro sociale Samantha della Porta.

Contemporaneamente il consigliere regionale delegato per l’agricoltura, Daniela Nugnes, ha annunciato la sottoscrizione del decreto numero 47 con il quale è stata impegnata e liquidata la prima anticipazione, destinata al comparto forestale, di 20 milioni di euro per gli Enti Delegati individuati dalla legge regionale 11/96. Dopo il via libera della giunta regionale di venerdì scorso – prosegue - che ha approvato la delibera che istituisce nel bilancio gestionale 2013 un nuovo capitolo sul quale fare confluire le risorse assegnate dal Cipe, a seguito della firma dell’Accordo di programma quadro, oggi il decreto della prima anticipazione rappresenta il tangibile atto per la soluzione della drammatica contingenza in cui versano il comparto forestale e i lavoratori coinvolti. Una situazione che, se gestita con attenzione e responsabilità, potrà rivoluzionare in maniera virtuosa l'intero settore nella nostra regione. 
“La nostra attenzione alle problematiche della forestazione è costante e lo stiamo dimostrando con i fatti”, conclude la Nugnes.

Il segretario regionale della Fai Cisl, Carmine Santese ha sottolineato che i sessanta milioni di euro non sono sufficienti per risolvere il problema, ma ha rilanciato anche le decisioni positive assunte sulla stabilizzazione e sul futuro del settore. Mario Melchionna, segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio ha attaccato duramente la Provincia di Avellino, che aveva annunciato lo stanziamento, a titolo di anticipazione, della somma di 500.000 euro per i forestali assunti dall’ente ma al momento non è giunto nemmeno un euro. Melchionna ha parlato di disattenzione e di mancanza di sensibilità nei confronti di un problema molto serio e dai contorni drammatici. Per il segretario provicniale della Fai Cisl, Raffaele Tangredi, la situazione è particolarmente seria, ma qualche risultato è stato portato a termine. L’incontro della Cisl si è tenuto presso l’istituto d’arte. 

La Flai Cgil ha incontrato i lavoratori ed i delegati regionali presso il centro sociale, dove il segretario provinciale, Aniello Vece, parla di fondi che si sono incagliati in mezzo agli scogli della burocrazia. “Oggi stanno tentando di smantellare il settore - ha aggiunto Vece - anche se è l’unico che riesce a tutelare i bacini idrografici, soffocandolo con la penuria di risorse”. Presente anche il segretario regionale, Giuseppe Carotenuto. Ma il trasferimento delle tipologie contrattuali da tempo indeterminato a tempo determinato con l’introduzione della regola delle 180 giornate di lavoro lascia attoniti i lavoratori, che sprimono forte disappunto nei confronti della regione Campania e delle organizzazioni sindacali.

“La verità è che siamo stati svenduti - afferma Ciro Rosania - ci sentiamo declassati come uomini e come lavoratori perché ci hanno tenuto all’oscuro di tutto. Con aprile siamo al 19esimo mese non retribuito ed i sindacati hanno pensato di farci pure passare a tempo determinato. Anche l’incontro ad Avellino è stato organizzato per dividerci, per confondere le nostre idee, ma a noi è tutto chiaro. 
L’unica soluzione è emarginalizzare le organizzazioni sindacali che non hanno fatto nulla per difenderci. Visto quello che è accaduto perch i presidenti e gli assessori delle comunità montane non si dimettono? Se fossimo amministrati dai commissari - conclude - forse il nostro futuro sarebbe migliore”. 
 

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