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Terminata l’assemblea dei forestali della Fai Cisl, queste le risultanze.

Iannace, nel corso dell’Assemblea ha avuto modo di affrontare le problematiche relative ai lavoratori forestali, suddividendo il proprio intervento in tre momenti.
Nel primo momento si è effettuata una approfondita analisi del settore partendo dal 2010 ad oggi ed evidenziando i motivi per i quali si è giunti a tale situazione, in una fase drammatica, e si sono anche affrontati i motivi per i quali i lavoratori sono ancora privi delle doverose retribuzioni. Inoltre, è stato comunicato che la Regione a breve (finalmente) provvederà ad emettere i decreti/mandati dei 18 ml di euro, (come acconto dei 60 ml di euro dei fondi ex FAS), che saranno utilizzati per il pagamento di una minima parte degli stipendi dei lavoratori da mesi in attesa. (10/18 mesi).
Il secondo punto affrontato nell’incontro, è stato quello del percorso duro e faticoso che ha portato all’approvazione della legge Finanziaria 2013 della regione Campania e dell’importanza e del ruolo che il sindacato, in particolare  Fai,  ha avuto in tale vicenda, in cui com’è noto è stato ripristinato il “tempo indeterminato”. I molti, addetti e non adetti ai lavori, hanno intenzionalmente travisato quanto ottenuto, alimentando e cavalcando la rabbia dei lavoratori forestali creando ulteriore confusione.
L’ultimo punto affrontato è stato quello della delicata condizione del Riordino dell’intero settore forestale, che non può essere più procrastinato e che non può essere legato alla approvazione delle Finanziarie, bensì richiede una “Stabilizzazione” concreta che serve sia ai lavoratori interessati sia alla popolazione e soprattutto per la tutela dell’intero ambiente.
Al fine di omogeneizzare le attività di natura sindacale da dover attuare a breve nel territorio, l’assemblea ha ritenuto di dover accettare la proposta di Iannace relativa alla socializzazione dei percorsi con tutti gli Enti Delegati partendo proprio da quanto emendato in Finanziaria 2013 Regione Campania.
Tali riunioni, dovranno avere il carattere della unitarietà su percorsi condivisi a tutela del lavoro, ognuno per le proprie competenza devono contribuire/portare il proprio contributo per porre fine a questa situazione che non può essere ancora tenuta in queste condizioni.
Questo, perché, anche in virtù di quanto espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le differenze politiche, sindacali, hanno bisogno di confronti leali, seri e maturi, che però abbiano il più alto fine che è quello della tutela dei lavoratori e del lavoro.
infosannionews.it
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