Visualizzazioni totali

XI Congresso, Crocetta a Cisl



  • Gli aggiornamenti dal salone del San Paolo Hotel di Palermo con gli interventi degli ospiti e la relazione di Bernava #CislCheCambia
"Non litighiamo , ma veniamoci incontro confrontandoci su tutti i temi caldi e fondamentali per il rilancio della Sicilia". E' in un clima di collaborazione sancito anche dalle parole del Presidente della Regione Rosario Crocetta, quello in cui hanno preso il via stamani dalla sala del San Paolo hotel a Palermo i lavori dell’XI Congresso della Cisl Sicilia dal titolo “Un sindacato nuovo, partecipazione è cambiamento“. Parole con le quali il governatore ha accolto l'appello alla collaborazione più volte lanciato alla Regione dalla Cisl. Stamani al via, alla presenza di 560 delegati, dei rappresentanti delle istituzioni, il sindaco Leoluca Orlando, il Presidente della Regione Rosario Crocetta, il Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, i rappresentanti di Cgil e Uil, delle associazioni di industriali e degli artigiani, ai lavori che si concluderanno domani pomeriggio con l'elezione della Segreteria regionale Cisl Sicilia. Ad aprire la giornata, è stata la proiezione di un video sui temi della crisi e del cambiamento necessario e opportuno, con le immagini della storia del paese e dei protagonisti di ieri e di oggi. Durante la sua relazione (IN ALLEGATO) il Segretario Generale Maurizio Bernava ha affrontato tutti i temi della crisi e le richieste del sindacato per rilanciare lo sviluppo dell'Isola. “Crocetta proponga al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone una convocazione straordinaria dell’Assemblea regionale siciliana sull’emergenza crisi, in sessione aperta agli stati generali dell’economia e del lavoro”, ha chiesto Bernava al governatore, dal pulpito dell’XI Congresso del sindacato che nell’Isola associa 360 mila lavoratori, il 52 per cento dei quali attivi, e che si svolge a conclusione di una stagione precongressuale cui hanno partecipato “oltre ottomila delegati in rappresentanza degli associati nell’Isola alla Cisl”, informa il sindacato. Bernava parla a Crocetta che poco prima, dal pulpito, aveva dichiarato la disponibilità al dialogo, del governo. “Non serve a nessuno un sindacato ruffiano”, aveva detto il governatore annunciando, “apriremo il confronto per una programmazione democratica dei fondi Ue che metta in cantiere provvedimenti d’emergenza e progetti esecutivi per piccole e medie opere pubbliche”. Il segretario Cisl ha ripreso il punto: “Il principio della cooperazione è nel nostro Dna”, sostiene. Perché “la responsabilità unisce”. Il fatto è che “le prospettive dell’economia sono scoraggianti”. È per questo, sostiene, che va costruito “un grande accordo strategico” per il futuro della regione. Un accordo che veda assieme governo, Ars, enti locali e forze sociali, con tanto di “azioni amministrative e strumenti tecnici collegati” e con una “scaletta che fissi i tempi di attuazione”. Un accordo, sottolinea il segretario, sui punti che l’1 marzo 2012 portarono in piazza a Palermo, assieme per la prima volta, 25 mila persone tra lavoratori e imprenditori. Oltretutto, “un tale accordo - ha aggiunto Bernava, darebbe credibilità alla Regione anche oltre lo Stretto. E renderebbe più solida la legislatura assicurando interlocutori stabili alle forze sociali”. Sugli schermi è stato proiettato un video sulla crisi economica in Sicilia dalla quale parte la necessità di cambiamento portata avanti ormai da tempo dalla Cisl che si è riorganizzata proprio all'insegna di questa esigenza e sul grande impegno negli anni che ha contraddistinto l'azione del sindacato.
I dati parlano chiaro: In Sicilia il 35,7% dei giovani tra 15 e 29 anni non studia né lavora (Neet). Un giovane su due è ufficialmente disoccupato, e la percentuale sale al 56,1% riguardo alle donne, è del 46,7% quanto agli uomini. Nell’Isola, inoltre, sono 35 mila i posti di lavoro perduti nel 2012 con un crollo del 4,1% dei consumi delle famiglie e del 12% degli investimenti delle imprese. Sono i dati, impietosi, della crisi economica e sociale siciliana, illustrati nel corso dell’XI congresso regionale della Cisl. "Nei prossimi due anni- ha sottolineato Bernava - , si avrà un’ulteriore diminuzione di Pil, consumi delle famiglie e investimenti. L’indebitamento delle aziende è alle stelle mentre le banche continuano a chiudere i rubinetti del credito. Insomma, il quadro è drammatico e mette a rischio la già fragile coesione sociale allargando ulteriormente le aree della precarietà, dei senza reddito, dei senza lavoro, dei senza attività". Da qui l’urgenza di una “strategia con poche priorità”. Al centro dell’agenda politica, afferma, andrebbero messi “azioni e programmi pluriennali, da qui almeno fino alla fine del 2016”, per attrarre investimenti di imprese produttive nel settore delle infrastrutture, in particolare. Servono, sottolinea, programmi per ridurre l’indebitamento di regione ed enti locali “con linee-guida e indirizzi per la riorganizzazione delle società con partecipazione e controllo pubblico”. Ma servono anche un piano straordinario del lavoro e un fondo per l’emergenza sociale “a sostegno delle crisi occupazionali, delle famiglie povere e degli indigenti”. Inoltre, “proponiamo – aggiunge il numero uno Cisl - che a sostegno dei programmi e delle azioni di riduzione del debito e di riorganizzazione delle partecipate, ci sia “una regia, un coordinamento delle attività, composto da Regione, ministero dell’Economia, sindaci, amministratori coinvolti e forze sociali”.
Poi la proposta: “Un patto sociale per la ricostruzione. Per questo ci aspettiamo che Crocetta faccia quanto da qui annunciato: apra subito il confronto” ha continuato poi Bernava. “Per noi – ha detto Bernava - serve più partecipazione. Servono un clima e uno spirito di cooperazione e collaborazione per attraversare assieme la crisi”. È per questo che l’alleanza sociale che diede vita alla Marcia sindacati-imprese di un anno fa, “rappresenta un valore per la Sicilia”. La manifestazione dell’1 marzo 2012 fu il culmine di un momento di rottura sociale con il governo Lombardo e la politica, ha sottolineato il segretario. Per il governo Crocetta, può essere “il punto di avvio di un confronto serio e strutturato per la definizione di un piano strategico con le scelte di politica economica da mettere in campo per salvare la Sicilia”. Bernava si è quindi rivolto a Cgil e Uil e alle associazioni di impresa con cui, dopo l’1 marzo 2012, fu costituito il tavolo permanente Salviamo la Sicilia. “Vi chiediamo – ha affermato - di intraprendere subito il percorso delle iniziative comuni che fu sospeso in occasione delle ultime elezioni politiche. Ripartiamo subito, dopo l’approvazione del bilancio. La Cisl è pronta”. “Sarebbe un segnale positivo – ha aggiunto - anche per il Paese, un contributo a quello spirito di riconciliazione che il presidente Napolitano sta cercando di alimentare per la formazione di un governo nazionale che si occupi dell’emergenza crisi”. Sarebbe, ha esortato Bernava, “un segnale di fiducia”. Le forze economiche e sociali, ma anche banche, enti locali, università, per il segretario Cisl dovrebbero, assieme, “strutturare una sede permanente degli stati generali dell’economia e del lavoro, in raccordo con il governo regionale e con i gruppi politici presenti all’Assemblea regionale siciliana”. Bernava ha ribadito la centralità di alcuni temi per rilanciare lo sviluppo: "Semplificazione, sburocratizzazione, taglio dei ruoli gestionali. Trasferimento di uomini e risorse nel territorio “a sostegno dell’azione sindacale per la comunità. Un cambiamento epocale – ha spiegato Maurizio Bernava, segretario generale regionale, aprendo l’XI congresso a Palermo – che ha preso le mosse dalla consapevolezza delle caratteristiche epocali della crisi e dei suoi effetti. E che abbiamo voluto per costruire un modello di rappresentanza più aperto alle nuove sfide dell’economia e della società”. Per un sindacato nuovo, meglio radicato nel territorio, che valorizzi la partecipazione, la contrattazione e il confronto sociale. Con “meno dirigenti sindacali dietro alle scrivanie – sottolinea il segretario - e più sindacalisti nei posti di lavoro, in mezzo alla gente, per ascoltare, aggregare, coinvolgere, contrattare”. Così, la Sicilia è stata la prima regione in Italia, nel pianeta nazionale Cisl, ad attuare la regionalizzazione dei Caaf con la costituzione di un’unica società in luogo delle nove, vecchie società provinciali. Nel settembre 2011 è stata decisa l’uscita dallo Ial. È stata introdotta la governance regionale unica tra Caf e Inas. E nel settembre 2012 il consiglio regionale Cisl ha dato il via all’integrazione delle aree territoriali “col passaggio – ricorda Bernava - da nove a cinque province sindacali”: Palermo-Trapani, Agrigento-Caltanissetta-Enna, Ragusa-Siracusa. Poi Catania e Messina. In pratica, ben 180 segretari hanno lasciato ruoli di gestione per spostarsi nel territorio e nei luoghi di lavoro. E all’orizzonte, annunciano alla Cisl, c’è, nei prossimi mesi, il dimezzamento del numero (19 al momento) delle federazioni sindacali di categoria.
Un grande applauso in piedi dalla platea, ha chiuso l'intervento del Segretario Bernava. Prima a prendere la parola , aprendo i lavori, era stato il sindaco di Palermo Orlando: "Siamo disponibili a capire, come suggeriscono i temi del vostro Congresso, che non occorre cambiare il direttore ma bisogna cambiare la musica? Abbiamo il dovere di trasformare ciò che sembra un handicap in una risorsa, ma solo se saremo capaci di vedere oltre le emergenze dandoci un progetto”. Orlando ha aggiunto : “Di fronte a vertenze quali Gesip e Amia che sono in questo momento il massimo dell’emergenza per la nostra città di Palermo, il tema è da quale porta uscire dall’emergenza. Ecco perché noi come amministrazione su Amia e Gesip sappiamo esattamente dove andare , sapevamo già che non bastava cambiare il direttore ma stiamo cambiando la musica”. “Per il rilancio di Palermo, stiamo costruendo un alleanza fra sindaci per lavorare per il bene delle nostre città. Ieri abbiamo lanciato una iniziativa con il sindaco di Salina, Marsala Favignana, Mazara del Vallo e San Vito lo Capo , abbiamo partecipato ad un incontro al ministero alle Infrastrutture per chiedere, a partire da Termini imerese fino a Mazara, l’infrastutturazione di tutta la Val di Mazara”. Ma non solo, ha aggiunto Orlando :"Facciamo appello alla Regione affinché convochi un tavolo per sbloccare i progetti finanziati dai fondi europei entro il 2014, e sull'impostazione della programmazione 2014-2020. Noi vorremmo partecipare con qualche progetto che possa risolvere i problemi dell’area urbana di Palermo, vogliamo essere coinvolti” ha concluso Orlando.
A cogliere gli appelli della Cisl è stato il Presidente della Regione Rosario Crocetta intervenuto su crisi economica, rapporti con il sindacato, e grandi vertenze come quella della Fiat e della Formazione professionale. "Partecipare ad un convegno di lavoratori è sempre importante. Guai se non ci fossero i sindacati con le loro autonomie, le loro posizioni critiche, anche nei nostri confronti. Noi non vogliamo un sindacato ruffiano, ma il sindacato deve esprimere realmente gli interessi dei lavoratori e farsi carico dei problemi generali". Su Fiat ha detto rivolgendosi al Segretario Generale Cisl Sicilia Bernava "dobbiamo portare avanti la battaglia insieme" e ha annunciato "sono pronto a sostenere i lavoratori con forme di aiuti innovativi che consenta loro di diventare co-proprietari delle società che sono disponibili ad investire a Termini Imerese". "Non litighiamo - ha aggiunto poi Crocetta rivolgendosi al Segretario Bernava - ma veniamoci incontro confrontandoci su tutti i temi caldi e fondamentali della Sicilia". "Il buco di bilancio era terribile , le risorse poche, o si risana o si fa crollare il rating della Sicilia come in Grecia. Il problema della revisione della spesa è quindi un tema non rinviabile". Crocetta ha dunque parlato della manovra finanziaria in discussione all'Ars:" la manovra taglia una serie di Partecipate ma salva i lavoratori, riduce i Consigli di amministrazione e gli alti salari accessori degli alti burocrati, salva tutti i precari della Sicilia a carico dell'amministrazione. Prevede poi incentivi alle imprese private per aiutarle ad assumere forza lavoro a basso costo". Per i precari della Pubblica amministrazione, Crocetta ha annunciato "stiamo provvedendo a incentivare i comuni al loro utilizzo con una norma che prevede un contratto a tempo indeterminato a 18 ore, per evitare così una grande emergenza sociale. Anche i forestali con le norme in finanziaria potranno essere utilizzati in tutti i rami delle amministrazioni comunali, come manutenzione verde, del gas, cosi risparmieremo 12 mln di euro che potranno essere utilizzati per altre cose". Poi il tema caldo della Formazione Professionale "è un punto critico, non vogliamo sacrificare nessun lavoratore della Formazione. Abbiamo un problema di legittimità rispetto all'uso dei fondi , ma facciamo, tutti insieme governo e parti sociali - ha detto Crocetta cogliendo la proposta al confronto più volte lanciata dalla Cisl -, un piano di lavoro concertato per utilizzarli tutti. Questo governo è disponibile al dialogo con le parti sociali". Crocetta ha poi aggiunto "Vorrei aprire insieme a tutti voi una programmazione dei fondi europei che sia democratica, non più lavori inutili, non più opere i cui progetti esecutivi saranno pronti fra cinque, dieci anni. Dobbiamo invece mettere in campo piuttosto progetti esecutivi piccoli e medi per opere che possano creare migliaia i posti di lavoro e far lavorare le imprese". Sui comuni "stiamo aumentando ai comuni i trasferimenti e il tetto di patto di stabilità, contribuiremo e risolvere i problemi del precariato". Sui rifiuti poi "ieri abbiamo approvato l’ultima delibera per consentire ai comuni senza Piano d’ambito di poter gestire la raccolta, noi stiamo lavorando - ha concluso Crocetta - facciamolo tutti insieme" .
Ha subito accolto la richiesta di dialogo lanciata con la sua relazione dal Segretario Bernava, il Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone "sono pronto a promuovere il dialogo fra il parlamento regionale e le parti sociali per costruire insieme sui temi più importanti dello sviluppo".“Non dobbiamo sovraccaricare di aspettative la manovra finanziaria, in corso di approvazione all’Ars. Non tutta l’attività amministrativa può ridursi alla finanziaria. Il bilancio della Regione, è un bilancio bloccato o ce ne rendiamo conto o non andiamo da nessuna parte. Ovviamente il nostro interesse prima di tutto è stato quello di evitare la macelleria sociale , ma bisogna anche pensare alle entrate, altrimenti il bilancio verrebbe falsato". Ardizzone ha aggiunto: “Dopo il 30 aprile bisogna concentrarsi sullo sviluppo della Sicilia, occorre lavorare sulle leggi di settore, ogni assessore deve provvedere a snellire le procedure burocratiche, se vogliamo che gli imprenditori tornino ad investire nella nostra terra. Anche sul circuito dei beni culturali è fondamentale l’apporto del sindacato annunciato dal Segretario Bernava, insieme all’impegno dei lavoratori , per far si che i musei restino sempre aperti”. Sulla manovra di bilancio ha ribadito :“Dichiarerò inamissibili tutti gli emendamenti che non hanno copertura economica e che rappresentano solo fonti di clientelismo. La coperta è corta, chiaro, ma noi eviteremo la macelleria sociale come ad esempio nel settore della Formazione professionale. Questo è un compito che mi assumo fino in fondo insieme ai 90 parlamentari”.
Nel pomeriggio si è aperto il dibattito fra i delegati del sindacato che proseguirà domani quando a mezzogiorno sono previste le conclusioni dal leader nazionale, Raffaele Bonanni. Oggi ampio spazio al dibattito sui nodi della crisi che è “profonda, globale ma anche locale, e ci ha portato in questi anni a esercitare con responsabilità la nostra iniziativa sostenendo il diritto del mondo del lavoro a cooperare con le istituzioni, in nome dello sviluppo e della coesione sociale”, ha rimarcato Bernava. “La stessa consapevolezza della crisi e delle trasformazioni strutturali che ne sono derivate – ha affermato Bernava – ci attendiamo dai nostri interlocutori istituzionali”. Oltretutto, è quella consapevolezza “all’origine della rivoluzione strategica e organizzativa che la Cisl ha realizzato in Sicilia, a partire dal 2008”.



Vetrina Ricami

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo