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200 ettari nel tarantino, è già emergenza e luglio si avvicina

E’ stato spento solo a tarda ora il rogo, di probabile matrice dolosa, divampato nel territorio di Mottola (Ta), che ha distrutto oltre 200 ettari di querceto. Le fiamme, che hanno interessato le localita’ di Grottalupara e Burgensatico, anche a causa del forte vento, si sono subito propagate ed e’ stato necessario l’intervento di 2 Canadair che hanno coadiuvato le squadre del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.
L’allarme della protezione civili già nei giorni scorsi aveva posto l'accento sugli incendi boschivi
Il 30% della superficie territoriale del nostro Paese è costituito da boschi, caratterizzati da un’ampia varietà di specie che nel corso dei millenni si sono adattate alla straordinaria variabilità dei climi, da quelli subaridi dell’estremo sud della penisola a quelli nivali dell’arco alpino. Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d’Europa per ampiezza e varietà di specie, costituisce un’immensa ricchezza per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. I boschi, inoltre, sono l’habitat naturale di molte specie animali e vegetali.
Tuttavia nei giorni scorsi aveva posto l’accento sugli incendi boschi.
Tuttavia ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi di natura dolosa o colposa, legate alla speculazione edilizia, o all’incuria e alla disattenzione dell’uomo. Negli ultimi trent’anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale.Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l’asportazione dello strato di terreno superficiale.
I mesi a più elevato rischio sono quelli estivi, quando la siccità, l’alta temperatura ed il forte vento fanno evaporare parte dell’acqua trattenuta dalle piante, determinando condizioni naturali favorevoli all’innesco e allo sviluppo di incendi (Protezione Civile)
Dal 1° luglio scatta la fase di attenzione per gli incendi boschivi in Emilia-Romagna. Durerà fino al 30 settembre 2013.Telecamere nel Parco Nazionale del Pollino contro gli incendi boschi. Insomma ci siamo e l’allerta comincia.



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