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Braccianti agricoli:Aperto all’Inps un tavolo di confronto con il Sifus.

Catania -  Si apre uno spiraglio nella vicenda che vede circa 800 braccianti agricoli catanesi rivendicare la disoccupazione che è stata negata perchè hanno avuto rapporti di lavoro subordinato con aziende ritenute irregolari.  In almeno 200, provenienti soprattutto da Biancavilla, Paternò e Adrano,  si sono radunati presso l’Inps di Catania dove si è aperto un tavolo di confronto con il Sifus-Movimento Braccianti e Forestali. I manifestanti hanno rivendicato nei confronti dell’Inps l’immediato pagamento  della disoccupazione e il riconoscimento dei contributi ai finiprevidenziali sulla basedel fatto che i problemi delle ditte non possonoinficiare i diritti legittimi dei lavoratori. In mattinata una delegazione di sindacalisti guidata dal segretario Maurizio Grosso è stata ricevuta dal direttore provinciale dell’ente Carmelo Sciuto e dal Presidente Giacomo Rogazione. Per il sindacato l’irregolarità è causata dal fatto che il giudizio dell’Inps si basa solo sul carteggio esibito dalle ditte senza che vengano sentite le  ragioni dei braccianti. E per evitare che il problema si ripeta il Movimento ha chiesto che i controlli vengano realizzati durante il rapporto di lavoro anziché successivamente, come avviene oggi. Il Direttore dell’Inps, riferisce il Sifus,  ha assicurato che esaminerà la questione analizzando in particolare i verbali delle 5 aziende agricole finite nel mirino dove hanno prestato la loro opera circa 450 persone.
Per il futuro il Presidente si è detto disponibile a sensibilizzare le strutture superiori affinchè i controlli si facciano in corso d’opera.  Le parti si ritroveranno venerdì 5 luglio alle 10,30 per verificare, carte alla mano, se ci sono le condizioni per liquidare le disoccupazioni.
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