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IL PARCO DELLA NEAPOLIS “RIPULITO” DAI FORESTALI.

 Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria del sito ad opera del Dipartimento Regionale Azienda
Siracusa, 29giugno 2013 – La perdurante e grave crisi economica degli ultimi anni è di ostacolo, oltre che allo sviluppo del tessuto economico, anche al normale dispiegarsi dell’ordinaria azione pubblica regionale. L’esiguità delle risorse finanziarie disponibili, a fronte dei gravosi impegni istituzionali, a cui comunque occorre dare concreta risposta, presuppone un cambiamento radicale dell’organizzazione interna della Regione Siciliana, fondata anche su una rinnovata capacità di collaborazione dei diversi rami dell’Amministrazione, per un ottimale utilizzo delle risorse umane, finanziarie e strumentali.  Tra gli ambiti che prioritariamente possono essere oggetto di tale collaborazione, vi è certamente la gestione di aree e di siti di proprietà della Regione, nell’ambito dei quali è possibile realizzare interventi ad opera del Dipartimento regionale Azienda foreste demaniali (di seguito DRAFD),
che nell’ambito della gestione, tutela e conservazione dei beni ambientali e naturalistici costituisce il principale attore istituzionale nella nostra Regione.  Il DRAFD, come noto, opera ordinariamente, in economia per amministrazione diretta, per la gestione dei beni del Demanio regionale forestale, mediante l’impiego di personale operaio assunto con contratti a tempo determinato ed indeterminato. Si tratta di favorire ed organizzare, l’azione del DRAFD anche in contesti diversi dagli ordinari, qual’è il demanio culturale gestito dai Beni Culturali.  Già il legislatore, con l’art. 2 della L.R. 17/1991, anche se in misura parziale, aveva previsto l’affidamento in gestione dei complessi boscati afferenti le pertinenze di alcuni musei regionali istituiti con la medesima legge. Con l’articolo 25 della Legge di stabilità regionale n°9 del 2013, il legislatore regionale ha esteso tale previsione anche a tutte le aree e siti del demanio culturale, con il duplice obiettivo di un più efficace utilizzo delle risorse umane nella disponibilità del DRAFD e di una rivalutazione del patrimonio archeologico, in chiave strategica per lo
 sviluppo turistico della nostra Regione. Il primo esempio di concreta attuazione di questa nuova politica gestionale, ha avuto luogo a Siracusa, grazie al proficuo raccordo operativo tra gli Uffici provinciali del DRAFD e dei Beni Culturali, con l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’area a verde esistente all’interno del Parco Archeologico della Neapolis. “Con un investimento della Regione Siciliana di 250 mila euro, in poco meno di due mesi, il lavoro svolto da 25 operai coordinati dall’Ufficio provinciale Azienda foreste demaniali di Siracusa, ha consentito di restituire alla piena fruizione pubblica, l’intera area della Neapolis,  complessivamente estesa mq 183.500 – afferma l’Assessore alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta –  nella quale sono ubicati alcuni dei più importanti monumenti di età greca e romana dell’Occidente europeo, quali: il Teatro, l’Altare monumentale di Ierone II e l’Anfiteatro Romano, la Via Sacra, il teatro lineare ed il Ninfeo”. L’intervento è stato esteso anche nelle zone contermini, quali la ben nota Latomia del Paradiso (Orecchio di Dionisio) e le meno note, ma altrettanto suggestive, Latomie dell’Intagliatella e di Santa Venera. Tali aree e terreni, in buona parte boscati, d’indubbio interesse archeologico ma anche naturalistico e paesaggistico, giacevano da decenni in gravissimo stato di abbandono e per l’invasività della vegetazione infestante, in molti casi, non erano più leggibili le emergenze archeologiche. Inoltre, le piante arboree avevano urgenza di un restauro e di un intervento volto a preservare al contempo il loro particolare interesse vegetazionale, ma anche la condizione di sicurezza del sito. Purtroppo, molte piante vennero poste a dimora non tenendo conto della profondità del suolo e della relativa capacità di accrescimento, motivo per cui, soprattutto negli ultimi anni, si è registrata una preoccupante e diffusa caduta di interi alberi, soprattutto di conifere, con i rischi e gli effetti a ciò conseguenti. Gli interventi sono stati indirizzati alla ripulitura della superficie dalla flora spontanea, eseguita in maniera selettiva così da salvaguardare le specie endemiche. “La buona gestione del “verde” – prosegue Cartabellotta – che certamente rappresenta una risorsa alla fruizione del parco archeologico, consentirà di migliorare l’accesso ad aree fino ad ieri pressoché inaccessibili, stimolando l’ideazione di percorsi tematici all’interno della Neapolis al fine di indurre, almeno una parte dei 500.000 visitatori l’anno che vi accedono, ad approfondire la conoscenza di questo eccezionale patrimonio culturale e naturalistico”.
 * Assessore Risorse Agricole e Alimentari



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