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Forestali, torna la protesta !

 – «Siamo arrivati a quattordici mensilità arretrate, ma la Provincia non ha alcuna intenzione di procedere con le anticipazioni». Resta avvolto nel mistero il futuro dei lavoratori forestali dell’amministrazione di Palazzo Caracciolo. I 26 operai sono da giorni in fibrillazione anche perchè la vertenza, finita grazie ad una loro lettera sul tavolo del presidente della Repubblica, avrebbe preso una direzione non proprio gradita. Napolitano infatti, per avere ulteriori delucidazioni sul caso, si sarebbe rivolto esclusivamente alla Provincia, ricevendone un quadro, a detta dei lavoratori, non completo. L’ente di Palazzo Caracciolo si sarebbe infatti limitato a scaricare tutte le responsabilità sulla Regione. La questione forestali è da mesi al centro dell’attenzione.

Le Federazioni provinciali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno di recente anche coinvolto il Prefetto di Avellino chiedendo di istituire un tavolo di crisi sulla problematica ed un incontro urgente con la partecipazione dei presidenti, dei dirigenti degli Uffici Forestazione degli enti delegati operanti sul territorio provinciale e dell’assessore regionale Daniela Nugnes. Una richiesta necessaria, in quanto non è di fatto ancora chiaro a chi attribuire la responsabilità del mancato accredito dei fondi a saldo per le opere di forestazione realizzate nel 2012 e dell’anticipazione dei fondi per le opere da realizzare nel corso del 2013.
L’Assessorato Regionale all’Agricoltura, nel corso dell’ultimo vertice a Napoli, aveva rimarcato come gli Enti Delegati non avessero ancora trasmesso la documentazione richiesta di cui al Decreto Dirigenziale 50 del 24/4/2013, necessaria per l’accredito dei fondi. Insomma un quadro decisamente confuso al quale si aggiunge la recente approvazione della giunta regionale della Campania della delibera con i criteri di riparto delle risorse finanziarie tra gli enti delegati per il piano di forestazione e bonifica montana per l’anno 2013.
Il provvedimento di giunta dà mandato ai dirigenti dei settori competenti di approvare i piani di forestazione e bonifica montana dei singoli Enti delegati che, nel loro insieme, costituiscono il documento esecutivo di programmazione forestale così come previsto dall’articolo 5 ter della legge regionale 11/96. Il provvedimento sembra fare finalmente chiarezza sul futuro della forestazione in Campania, ma non contribuisce a chiudere la vertenza aperta sugli arretrati. Sul punto, dopo un periodo di apparente tregua, sindacato e lavoratori sono pronti a dissotterrare l’ascia di guerra. Già oggi sono previsti incontri e verifiche per fare il punto sulla situazione e decidere la linea d’azione. Nei prossimi giorni potrebbe essere di nuovo tempo di protesta e manifestazioni.




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