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Fulmini su Pontebba, boschi in fiamme

PONTEBBA. Boschi in fiamme sopra l’abitato di Pietratagliata dall’alba di ieri. Tre fulmini nell’arco di altrettanti giorni hanno colpito la stessa area sul crinale del monte Le Piche a quota 1.250 metri. È questa l’origine del rogo che uomini della Forestale e volontari della Protezione civile regionale, al lavoro dalle prime ore del mattino, hanno dovuto fronteggiare ricorrendo agli elicotteri.
I telefoni del comando provinciale dei Vigili del fuoco e della Protezione civile regionale hanno cominciato a squillare sin dalle prime ore del giorno, numerose le segnalazioni da parte di automobilisti in transito lungo l’autostrada, sulla statale 13 e dagli abitanti di Pietratagliata e Pontebba che hanno visto colonne di fumo alzarsi su un’ampia zona boschiva.

Dal comando dei vigili del fuoco sono partite alcune squadre con le autobotti, ma la zona era troppo impervia per consentire un intervento. Così sono entrati in azione gli uomini della Forestale e i volontari della Protezione civile con l’ausilio di un elicottero.
È stata allestita una linea di approvvigionamento, creando una canalizzazione dal Fella attraverso la quale l’acqua è stata fatta affluire in un vascone da 5 mila litri, a valle accanto al fiume, e un secondo vascone a quota 900 metri per garantire rifornimento idrico a un ulteriore elicottero. I velivoli utilizzati dalle squadre antincendio, dotati di “bambi bucket”, ovvero di speciali benne che possono trasportare fino a 1.200 litri di acqua, hanno lavorato per tutta la giornata con successivi lanci. L’obiettivo era circoscrivere l’area nella quale si erano sviluppate le fiamme di circa 3 mila metri quadrati e impedire che queste si estendessero alla pineta circostante fino a minacciare il transito sulla statale o addirittura l’abitato sottostante di Pietratagliata.
A dirigere gli interventi delle guardie forestali di Paluzza l’ispettore Mauro Miller e l’ispettore Giovanni Casati per la squadra di Dogna.
All’origine del rogo due fulmini che si sono abbattuti nella nottata sul crinale della montagna a quota 1.250 metri, dove già giovedì mattina un altro fulmine aveva scatenato le fiamme.
In quell’occasione l’elicottero del servizio antincendio della protezione civile regionale era intervenuto sia al mattino, per spegnere le fiamme, sia al pomeriggio quando il rogo si era nuovamente manifestato.
I fulmini caduti nella serata di sabato nel corso di un violento temporale, hanno coinvolto due punti a meno di un centinaio di metri dal precedente, alzando un nuovo fronte di fuoco.



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