Dopo l'addio di Lombardo parte la corsa alla successione
Nel Pdl spunta la candidatura di Innocenzo Leontini, la Prestigiacomo lancia Gianfranco Miccichè e nel centrosinistra Fava attacca Crocetta e "chiama" Orlando
di EMANUELE LAURIA
All'indomani delle dimissioni di Lombardo, parte in grande stile la campagna elettorale in Sicilia. La prima accelerazione la imprime Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all'Ars: il deputato ragusano rompe gli indugi e si propone come punto di riferimento non del partito ma di quell'ala che ha stretto un patto con il Pid di Saverio Romano.
Una mossa che costituisce una rottura fra i berlusconiani di Sicilia, mentre Angelino Alfano deve ancora sciogliere la riserva sul candidato ufficiale: nelle scorse settimane si era parlato di Francesco Cascio e Giuseppe Cascio come possibili proposte del Pdl per Palazzo d'Orleans.
Ma l'ex ministro Stefania Prestigiacomo decide di fare un endorsement a favore di Gianfranco Micciché, il leader di Grande Sud che ha ripreso a dialogare con il Pdl: "All'indomani delle dimissioni di Lombardo - dice la parlamentare siracusano - lancio a tutta la classe dirigente del centrodestra siciliano, che può vantare personalità di valore e di assoluto rilievo nazionale, un appello ad unirsi per un progetto che sia vincente per la Sicilia. Micciché può e deve essere il candidato".
Intanto l'ex eurodeputato Claudio Fava, dirigente nazionale di Sel, ha confermato oggi la sua presenza in campo, ha parlato di "sintonia naturale" con Italia dei Valori, ha bacchettato il Pd "che ha accompagnato Lombardo nel saccheggio della Sicilia" e ha attaccato Rosario Crocetta, altro candidato che in autonomia venerdì presenterà il suo programma e il simbolo: "Non mi sembra - dice Fava - che la candidatura di Rosario Crocetta contenga elementi di rottura dell'attuale sistema. I suoi big sponsor, d'altronde, sono Lombardo e l'editore Mario Ciancio. Non ho mai sentito da Crocetta un commento, una valutazione sugli ultimi atti indecenti del governo Lombardo, a cominciare dalle nomine - aggiunge l'eurodeputato - io e Crocetta ci muoviamo in direzioni diverse e con obiettivi diversi".
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