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Forestali:Bisogna trovare le risorse !

Palermo. Negli uffici dell'assessorato all'Economia si è lavorato sia la vigilia di Natale che ieri: una corsa contro il tempo per consentire alla giunta di varare questo pomeriggio il disegno di legge per l'esercizio provvisorio. Infatti, non c'è materialmente il tempo per approvare, a Sala d'Ercole, il Bilancio di previsione per il 2013 e il disegno di legge di stabilità, entro il 31 dicembre. Tabelle, conteggi, calcoli e proiezioni saranno illustrati questa mattina al presidente della Regione, Rosario Crocetta, che farà le sue valutazioni politiche e indicherà anche la durata dell'esercizio provvisorio. Verosimilmente, sarà chiesto per tre mesi, fino al 31 marzo, per evitare di fare coincidere l'esame dei documenti finanziari con gli ultimi giorni di campagna elettorale per l'elezione del Parlamento nazionale.
Trovare il punto di equilibrio, tra spese ed entrate, non è facile. Nelle casse regionali, a causa delle manovre di contenimento della spesa effettuate dal governo Berlusconi e dal governo Monti, entreranno 900 milioni di euro in meno. Non solo, ma occorre trovare anche le risorse per enti locali e lavoratori forestali. I relativi capitoli della bozza di bilancio predisposta dal passato governo regionale, prevedevano zero euro. Agli enti locali negli esercizi precedenti erano destinati circa 500 milioni l'anno.
La Sicilia


«Dobbiamo contenere la spesa del 20% - sottolinea l'assessore all'Economia, Luca Bianchi - per riuscire anche a garantire le proroghe dei precari. Anche per le società partecipate prevediamo una riduzione del 20% dei compensi ai consigli di amministrazione ed ai collegi sindacali. In ogni caso, nonostante il Patto di stabilità garantiremo il co-finanziamento dei fondi europei. Una sorta di corsia preferenziale anche grazie al fatto che la quota di finanziamento europeo è stata elevata al 75%». Il rimanente 25% è a carico per metà della Regione e per metà dello Stato. In origine, invece, la programmazione prevedeva il 50% di fondi europei, il 25% della Regione e il 25% dello Stato. Ciò si tradurrà in qualche centinaia di milioni di investimenti in meno, ma eviterà di sforare il Patto di stabilità e di restituire i soldi a Bruxelles.
L'assessore Bianchi, che lavora fianco a fianco con dirigenti e funzionari del dipartimento Bilancio, guidato dal dirigente generale Mario Pisciotta, non ha nascosto il suo compiacimento per la comptenza e la professionali della struttura. Ma i numeri sono ostinati e trovare la cosiddetta «quadratura del cerchio» si annuncia un compito piuttosto arduo.
«Dobbiamo chiedere - continua Bianchi - sacrifici a tutti e nello stesso tempo cedere spazi di spesa agli enti locali che, a loro volta, sono imbrigliati dal Patto di stabilità». All'esame delle commissioni legislative dell'Ars vi sono già alcuni disegni di legge, come la proroga degli Ato rifiuti e la proroga per 7 mesi, come prevede la norma nazionale, dei precari degli enti locali. Quest'ultimo disegno di legge, però, potrà essere approvato solo dopo che l'Ars avrà dato via libera al'esercizio provvisorio. Un «consiglio» del Commissario della Stato per evitare una eventuale impugnativa. Una collaborazione andata avanti anche nelle ultime ore.
Tra tagli del governo nazionale (900 milioni di euro) e recessione (il Pil della Sicilia nel 2012 segna un -2,7%), si prevedono tempi difficili. Una boccata d'ossigeno potrà arrivare grazie al «Piano di azione coesione», firmato nei giorni scorsi con il ministro Barca, che metterà in moto 1,6 miliardi di euro che, peraltro, hanno il vantaggio di non essere sottoposti alla regola europea «n+2», cioè completare le opere entro due anni dal loro finanziamento. Somme che sono state destinate al finanziamenti di venti «zone franche urbane», al credito d'imposta per gli investimenti, infrastrutture stradali e aeroportuali. Una parte di queste risorse sarà utilizzata per la cassa integrazione in deroga e alla social card per i più bisognosi.

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