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100 milioni per i forestali !


C’è l’assessore regionale all’economia, Luca Bianchi alla conferenza stampa convocata per presentare il bilancio della Regione siciliana, prima manovra del governo Crocetta, approvata dopo due giorni di lavoro fittissimo e un confronto di sette ore con i direttori generali dei singoli assessorati della Regione siciliana.Bianchi è netto: “Chiediamo un sacrificio a tutti i cittadini siciliani e a maggior ragione chiediamo un impegno all’aula nell’approvare il bilancio provvisorio che ha obiettivamente poche o nulle possibilità di manovra. Altra cosa sarà il Dpef, la finanziaria, che approveremo entro i prossimi quattro mesi con azioni da parte del Parlamento siciliano che speriamo siano migliorative. Certo è che tutti si deve capire che viviamo una condizione di emergenza”.
Logo blogsicilia.itE’ un bilancio che l’assessore Bianchi definisce in equilibrio pur avendo dovuto tagliare – in complesso dell’8% ma pesando diversamente su alcuni capitoli di bilancio invece che su altri – la somma annunciata di 900 milioni di euro per equilibrare conti assolutamente precari. Su due capitoli, poi, l’assessore Bianchi e i dirigenti degli assessorati hanno trovato zero euro di previsione: quello sugli enti locali e quello sui forestali. “Per gli enti locali abbiamo previsto l’inserimento di una somma di 300 milioni di euro che speriamo di rimpinguare – dice Bianchi – nel corso dell’anno”. Il trend fino allo scorso anno, aveva inserito in questo capitolo specifico la somma di 600 milioni di euro.
Nel capitolo che finanzia il lavoro dei 20 mila forestali siciliani sono stati scovati 100 milioni di euro “fino ad ora” rimarca ancora Bianchi. Che poi spiega la scelta attuata dal governo per incrementare le entrate: ritornano i ticket “di un euro sulle ricette mediche e di 10 euro al giorno per i ricoveri dei cittadini che abbiano un reddito superiore ai 50 mila euro e di 25 euro al giorno per quelli che hanno un reddito superiore ai 100 mila euro per un massimo di 70 euro la settimana o 175 euro a settimana”. Dalla seconda settimana e solo per quella si abbattono del 50% i costi per entrambe le fasce di reddito. “Si tratta di un contributo di solidarietà che chiediamo ai cittadini che hanno redditi più alti – spiega Bianchi che poi annuncia la creazione di due fondi – uno di 100 milioni di euro a copertura di eventuali mancate entrate in maniera da non trovarsi impreparati. L’altro di 200 milioni di euro servirà a riqualificare il nostro bilancio attraverso la verifica dei residui attivi che ammontano a 14 miliardi di euro e che certamente non sono entrate inesigibili. Sette miliardi di euro provengono da crediti dallo Stato e 5 miliardi sono invece crediti di natura tributaria”.
Modifiche sono state previste anche al trattamento delle quiescenze dei lavoratori regionali “allineando il trattamento a quello previsto dalla normativa nazionale. Vedrete numerosi riferimenti alla legislazione nazionale” dice Bianchi.

Appena in conferenza stampa arriva il presidente della Regione, Rosario Crocetta la conferenza stampa si anima di spunti sulle società partecipate che sono il cavallo di battaglia dei risparmi che il governatore ritiene di dover comunicare come il taglio di tutte le consulenze del governo precedente. Poi Crocetta si sbilancia sul tema del capitolo salva Comuni (dotato di 40 milioni di euro per integrare l’intervento del ministero dell’economica per i comuni in difficoltà, somma che andrà al comune di Messina unico che ha presentato richiesta di contributo speciale per riequilibrare i conti a rischio default) prendendo ad esempio la voce destinata al salvataggio del comune di Messina. “Ma noi non aiuteremo tutti i comuni – dice Crocetta – lavoreremo con quegli enti locali che produrranno un piano di rientro serio non per quelli che sono in difficoltà perché altrimenti si alimenterebbe il disastro economico tanto c’è sempre mamma Regione che aiuta. Messina ha fatto un piano di rientro serio e non salvare quel comune che non ha pianificazione in bilancio per 40 milioni di euro ci sarebbero ripercussioni per 300 milioni di euro che peserebbero su tutta la Regione. Non si può mandare in malora un comune per questa cifra”.
Nella lettura del bilancio precedente, inoltre, l’assessore Bianchi aveva spiegato che sul tema dell’informatizzazione e nelle forniture di servizi e progetti sono stati trovati doppioni inutili e il taglio in questo settore consentirà effettivi e importanti recuperi economici. Torna sul tema anche il presidente Crocetta: “Non abbiamo certo intenzione di bloccare l’informatizzazione della Regione siciliana. Su alcuni servizi di assistenza tecnica abbiamo notato che erano nati come contratti di assistenza limitati nel tempo che invece si sono dilatati nel tempo magari affidando a titolo gratuito spazi e stanze della Regione quando non lo prevedeva il contratto. Su questo però dovremo preparare un disegno organico, un servizio unico per tutta la Regione riferendosi ad un ufficio centrale informatico -pensiamo ad un ufficio speciale – che coordini le attività e i servizi di ogni singolo settore. Un sistema unico che ci consentirà anche di coordinare i dati”. Entrando nel merito, Sicilia e-Servizi, la società nata proprio per gestire la materia dell’informatizzazione regionale, Crocetta dice: “Stiamo cercando una vera e propria scappatoia dalle partecipate. Nate per far risparmiare, troppo spesso hanno fatto triplicare i nostri costi”.

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