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Cancelleri: “Confermo: la nostra indennità sarà di 2 mila e 500 euro”


“Tre cose nella vita sono sicure: la morte, il bunga bunga e il fatto che sugli stipendi non faremo mai marcia indietro”.
Sulla questione buste paga Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S all’Ars è categorico: “I netti in busta per noi dovevano essere 2.500 euro e 2.500 euro saranno. Scrivere, come ha fatto qualche organo di stampa in questi giorni, parziali verità frammiste a clamorose inesattezze, presentate peraltro in modo ambiguo e tendenzioso, equivale a divulgare grandi falsità. E’ vero che nei nostri conti personali arriveranno somme superiori a quelle che noi abbiamo annunciato, ma lì resteranno per pochissimo.Appena ne avremo la disponibilità – e ancor non l’abbiamo – storneremo le eccedenze nel contro corrente dell’Ars a mezzo bonifico bancario”.

“L’incertezza ancora esistente sulle modalità di restituzione delle somme – prosegue la nota di Cancelleri – non è certamente imputabile a noi, ma è intollerabile che certa stampa voglia sfruttarla per sollevare inutili polveroni su fatti inesistenti che nei prossimi giorni saranno spazzati dalla concretezza dei fatti”.
Anche le indennità aggiuntive per le presidenze e vicepresidenze del gruppo saranno restituite.
“Né Venturino – dice Cancelleri – né Trizzino, né Zito, né Ciaccio, né Siragusa, né Ferreri beccheranno un euro in degli altri per le cariche ricoperte. Anche loro restituiranno le eccedenze, anzi a Venturino non sono mai arrivate”.
“Mi rammarica moltissimo – prosegue la nota dei grillini – leggere simili notizie che diffondono il falso, dato che appena pochi giorni fa ho rinunciato alla mia indennità di carica, con un documento indirizzato all’Ufficio di Ragioneria dell’Ente, documento peraltro ampiamente diffuso dalla stampa, e dalla stessa testata che ha poi smentito se stessa pubblicando l’articolo on line in data 22 Dicembre 2012″.
“Ringraziamo gli organi di Stampa – conclude il comunicato del Movimento 5 Stelle – per la costante attività di diffusione della verità alla cittadinanza, ma non intendo tollerare altre ingerenze e comunicazioni mendaci che gettano discredito sul mio operato e quello di un Movimento che in Sicilia intende mantenere la linea di rinnovamento ampiamente dimostrata in queste prime battute della XVI Legislatura all’Assemblea regionale siciliana”.

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