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Niente contributi aziende che sfruttano lavoratori

Palermo, 21 dic - ''Alle aziende agricole che sfruttano i lavoratori non deve essere dato un solo euro di contributo pubblico''. Lo dice il segretario della Flai Cgil Sicilia, Salvatore Tripi, dopo l'annuncio del presidente della Regione di volere dichiarare lo stato di crisi dell'agricoltura siciliana.

In una nota la Flai denuncia ''lo sfruttamento nella Piana di Gela - 40 euro al giorno per 8 ore di lavoro - che sta provocando la fuga dei tunisini''. Inoltre, ''le violenze sessuali sulle lavoratrici agricole nella area di Vittoria, con 9 bambini nati in tre anni e accolti dal Centro S.Spirito Don Beniamino Sacco; paghe in certe aziende di 15 euro per 12 ore di lavoro; il caporalato nell'area agrumetata di Paterno' e Scordia dove i lavoratori stranieri - aggiunge Tripi - vivono ammassati in luoghi fatiscenti''. ''All'esecutivo regionale - sottolinea il sindacalista - rivendichiamo un nuovo ruolo del collocamento pubblico per il governo del mercato del lavoro in agricoltura, per evitare lo sfruttamento e lo schiavismo. Rivendichiamo la costruzione di un sistema agro-alimentare produttivo e di qualita' e per questo obiettivo i fattori determinanti sono l'innovazione, la ricerca, i servizi, l'energia e i trasporti.

Su questi temi - conclude - la Flai chiede a Crocetta l'apertura del confronto''.

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