Visualizzazioni totali

E' Natale. Storie di precari e cenoni alla Caritas

E' il Natale della crisi nera, profonda. Lo dicono le statistiche, i numeri. Ceto medio azzerato, famiglie costrette a vendere i gioielli per sopravvivere, disoccupazione a livelli record.
Siciliamediaweb

Ma, non sono solo i dati a dirci che questo Natale molti non possono permettersi di festeggiarlo. Basta fare un giro in città, nei mercati, nelle piazze, nei negozi, o nei centri di accoglienza affollati di persone che non riescono più a condurre una vita dignitosa.
E' una crisi che si tocca con mano e che qualcuno ha voluto raccontarci. Antonio de Ianni. Ha lavorato per dieci anni negli ormai disciolti consorzi rifiuti di Benevento. Spazzino, divorziato, due figli. Dopo trenta mesi di lotte e proteste insieme ad altre 124 persone è tornato ad avere un lavoro all'Asia ma solo per 4 mesi. Un progetto regionale a tempo fino all'11 gennaio. E mentre sta per avvicinarsi la scadenza, lui il Natale lo passerà così:
"Ancora non so se i miei figli saranno con me o con mia moglie" - spiega. 


L'auspicio per il 2013 è avere un lavoro che gli consenta di vivere normalmente come tante persone e magari poter fare un regalo di Natale ai figli, perchè quest'anno, tra affitto, bollette e il mantenimento, non sarà possibile.
Lavoro è la parola che ascoltiamo spesso. Lo chiedono in tanti perchè in troppi non ce l'hanno. Gerardina, 40 anni. Fa la badante e la cameriera, ma saltuariamente. Le hanno tolto i figli perchè non ha un lavoro fisso. Si sveglia alle 6.30 del mattino prende l'autobus per andare in chiesa alle 8 e poi è alla ricerca di un impiego.
Lei, da alcuni anni il Natale lo trascorre alla Caritas:
"Abbiamo mangiato - racconta - spaghetti e vongole, del buon pesce e poi abbiamo fatto un brindisi. C'era anche l'arcivescovo. Anche se siamo stati bene, per me non è Natale, questa è una festa per i ricchi".

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo