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ARS, PRESENTATO DDL PER RILANCIO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE


statali lavoro statale dipendenti pubbliciINCENTIVI PER SOCIETÀ E COOPERATIVE
Un sistema di competenze basato su un raccordo operativo con aziende che già operano nel sistema produttivo. Uno schema capace di funzionare attraverso società e cooperative. L’idea viene messa a punto dal manager Salvo Geraci ed appoggiata da un gruppo di “volontari” con la passione dei blog e della politica. In questo caso con l’energica forza del rilancio delle attività produttive.
E così sul Blog Politica Prima, creato e diretto da Giangiuseppe Gattuso, viene fuori un’analisi di dettaglio sconfortante: “Tra i giovani, 15/24 anni, la disoccupazione è al 37,1%. Quindi più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Il dato più alto dal 1992 sulla base delle rilevazioni storiche trimestrali dell’Istat. In Europa ci batte la Grecia (57,6%), la Spagna (56,5%) e Portogallo (38,7%). L’indice complessivo si attesta, invece, all’11,1%. Praticamente circa 2,9 milioni di persone sono senza lavoro. Sulla base del Rapporto 2012 su occupazione e sviluppi sociali, secondo l’UE in Italia c’è un ‘rischio elevato’ di cadere in una ‘enorme trappola della povertà’, da cui diventa difficile uscirne.
Nelle regioni del Sud e in Sicilia, tanto per fare un esempio, il dato sulla disoccupazione è ancora più grave, si avvicina al 20%. Con una condizione giovanile che risente maggiormente delle differenze con le altre regioni italiane ed europee.
O ancora: “Secondo i dati del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes 2012, attualmente gli occupati stranieri, incluse le categorie non monitorate dall’Istat, sono circa 2,5 milioni, una cifra considerevole, rappresentano un decimo dell’occupazione totale. 
Sembrano controsensi ma è così. Soffriamo di carenza di specializzazione e di manualità. I bravi artigiani sono sempre meno, trovare chi è capace di “aggiustare” qualcosa, di provvedere alle piccole manutenzioni nelle nostre abitazioni è una ricerca difficile. E i nostri giovani, raramente, sanno ‘fare’, sanno, cioè, utilizzare le loro capacità teoriche per attività nelle quali è fondamentale l’utilizzo della manualità. Non sono stati abituati a queste attività dalle famiglie e la scuola ha tralasciato completamente questo genere di insegnamenti”.
Salvo Geraci ha quindi portato a maturazione un inedito sistema di incentivi, contenuto in un disegno di legge che darà modo alla compagine governativa dell’Ars di dare luogo ad una reale sinergia tra politica ed impresa, con giovani dotati di competenze complementari fra loro che formino società o cooperative che assumano per un primo biennio il ruolo di patronaggio e poi nei due anni successivi quello di tutor.
Quindi alta specializzazione, possibilmente il ritorno al “mestiere”, il sacrificio di quella scrivania, sognata ed ora abbandonata. Per necessità più che per scelta. Nella speranza che chi potrà portare avanti l’iniziativa legislativa sappia anche fornire assistenza e non creare l’ennesimo miraggio a buon mercato, quello della disperazione.

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