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Forestali di Avellino


 – L’appuntamento è già in calendario per mercoledì. L’esito però sembra già scontato. Eppure bisognerà provarci a tutti i costi a chiudere una volta per tutte l’annosa vertenza dei forestali. Il compito spetta al neo-commissario Raffaele Coppola che mercoledì appunto incontrerà il Governatore Stefano Caldoro a Napoli. L’esito dell’incontro appare già scritto con la Regione che prenderà ulteriore tempo ed il rappresentante di Palazzo Caracciolo costretto a fare spallucce. Il tutto mentre il periodo in cui gli operai non percepiscono lo stipendio aumenta a dismisura.

Ecco, quando ricopriva il ruolo di assessore, alcuni mesi fa, Coppola si rese protagonista di un gesto eclatante che voleva essere un segnale preciso indirizzato sia alla Regione sia al Governo. Si dimise dall’incarico per l’impossibilità di dare risposte agli operai che chiedevano, allora come oggi, una risposta precisa e, soprattutto, il pagamento degli stipendi. Un gesto, soprattutto nelle motivazioni, assolutamente nobile e pienamente rispondente al ruolo di chi governa: lavorare per risolvere i problemi. Oggi Coppola è un commissario con pieni poteri. Ma cambia poco – ha ribadito – rispetto alla vicenda. Eppure le strade vanno percorse tutte. Anche la possibilità di anticipare delle somme, cosa che peraltro la Provincia ha già fatto, è stata seccamente esclusa da Coppola. E se fosse possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione? Qualcosa dovrà assolutamente essere fatta, anche in maniera forte. Coppola può e deve. Per dare un segnale a chi, ancora una colpevolmente girato lo sguardo da un’altra parte.Il commissario ha già messo le mani avanti ribadendo che la Provincia ha le mani legate e non può far nulla. «Certo – ha detto Coppola – ci incontreremo con la Regione, ma allo stato tutto dipende da Palazzo Santa Lucia che deve fare i passaggi necessari con il governo». Insomma pare di capire che c’è poco o nulla da stare allegri e che il confronto di dopodomani servirà veramente a poco. La Provincia, in sostanza, ha le mani legate ed è stato lo stesso Coppola a dirlo. «Non posso far nulla – ha detto il professore – sia quando ero assessore, da che presidente facente funzioni ed ora da commissario».

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