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Gesip, sit-in a piazza Indipendenza Momenti di tensione tra i lavoratori


Il sit-in dei alvoratori Gesip davanti a Palazzo d'Orleans
“Siamo vittime di una politica squallida. Bloccheremo Palermo ogni giorno fino a quando non ci daranno risposte convincenti”. Monta sempre più la rabbia delle centinaia di lavoratori Gesip che oggi hanno raggiunto in corteo piazza Indipendenza e hanno costituito un sit-in davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana, mandando in tilt il traffico. Bloccate le strade circostanti a Piazza Indipendenza, circolazione urbana consentita solo ai mezzi pubblici che procedono assai a rilento.
I lavoratori della società partecipata del Comune di Palermo hanno urlato slogan contro il sindaco Orlando, accusato di aver fatto’”false promesse” e di essersi reso “latitante” negli ultimi giorni, ma anche all’indirizzo di Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl a Sala delle Lapidi sia in questa consiliatura che nella precedente. “Quando le casse del Comune di Palermo sono state svuotate - dicono i lavoratori - c’era anche Tantillo ed era un esponente importante della maggioranza di Cammarata”.
Intanto durante la manifestazione ci sono stati alcuni momenti di tensione tra i lavoratori, divisi sulla linea d’azione da tenere nei confronti dei media e delle istituzioni. Alcuni manifestanti hanno pesantemente accusato i loro colleghi di non aver mai costituito fronte compatto in difesa della propria causa, “di non aver mai partecipato alle manifestazioni e di farsi vivi solo quando arrivano le telecamere”.
I lavoratori sono davanti la presidenza della Regione Siciliana anche per chiedere che fine abbia fatto l’intervento straordinario di 10 milioni, promesso dal governatore Crocetta.
Orlando ha reso noto inoltre di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione per chiedere un incontro urgente fra Regione, Comune e Sindacati al fine di discutere insieme ed individuare le forme per garantire ai lavoratori ex Gesip il reddito fino alla fine di aprile, “strumento indispensabile per mettere in moto il percorso, concordato con il ministero, l’Inps e tutte le organizzazioni sindacali affinché da maggio i lavoratori possano tornare a svolgere i propri servizi alla città”.
Gli operai Gesip non si fidano più di nessuno e lo ribadiscono. “Dal 2 maggio al lavoro? – dicono – e chi ci dà la garanzia che poi non si rimangeranno la parola data? I politici, tutti, non hanno fatto altro che colpevolizzarci, additarci come capro espiatorio. Non siamo fannulloni ma gente perbene, padri di famiglia”.
Presente alla manifestazione anche l’Ugl Sicilia che chiede a Crocetta di sciogliere il nodo della cassa integrazione in deroga. La Gesip, come tutte le società private è stata infatti esclusa dal nuovo accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga firmato il 12 febbraio da Regione, associazioni datoriale e sigle sindacali ad esclusione proprio della Ugl. “Ci siamo rifutati – precisa il segretario generale Ugl Giuseppe Monaco – perché non possono esistere lavora tori di serie A e di serie B, è una discriminazione inaccettabile”.
A rafforzare la protesta dell’Ugl Sicilia, è intervenuto Claudio Marchesini, il quale ha dichiarato “contestiamo decisamente l’accordo quadro, mette fuori anche i lavoratori dell’Ato, siamo disponibili al dialogo, ma non possiamo perdere un posto di lavoro, questo vale anche per i lavoratori Gesip, per i quali ci auspichiamo un pronta soluzione”.

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