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GIUNTA APPROVA STATO CRISI PER AGRICOLTURA

LOMBARDIA:
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, la delibera con cui viene dichiarato lo stato di crisi per l'agricoltura lombarda per gli effetti del maltempo. Contestualmente il provvedimento prevede l'invio della richiesta formale al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'intero comparto agricolo lombardo.
TERMINATA RACCOLTA DATI SU DANNI AL TERRITORIO - L'atto formale della Giunta regionale chiude la fase di raccolta di dati e segnalazioni dai territori provinciali riguardanti i danni alle coltivazioni, in atto e prossime alla raccolta; alle colture già seminate ma con una situazione di danno meglio valutabile nel momento del raccolto a fine estate. Le indicazioni provenienti dalle amministrazioni provinciali riguardano anche le prevedibili minori entrate per le aziende agricole, a causa di mancate semine programmate, per l'incremento dei costi previsti a fronte di una ridotta produzione di foraggio, il deprezzamento dei prodotti rovinati o per pezzatura scarsa e qualità scadente; inoltre, le situazioni di frana di versanti coltivati a vigneto, in particolare in Oltrepo Pavese, lo smottamento e crollo di aree terrazzate coltivate a vite (Valtellina) e i danni a strutture e impianti dei Consorzi di bonifica.
FATTO TUTTO IL POSSIBILE - "A questo punto - è il commento dell'assessore regionale all'Agricoltura - Regione Lombardia ha fatto tutto quanto le era consentito e forse anche di più.Finiscono gli alibi: ci aspettiamo che il ministero risponda quanto prima alla nostra richiesta, vista anche la gravità della situazione". "Noi oggi - ha aggiunto l'assessore  - stimiamo che i danni quantificabili si aggirino attorno al miliardo di euro. Se il ministro c'è, batta un colpo".
GIA' CHIESTI INTERVENTI E MISURE AD HOC - L'assessore regionale all'Agricoltura aveva già scritto venerdì 24 maggio al ministro per le Politiche agricole, chiedendo di approntare misure e interventi a sostegno del settore, a prescindere da quanto sarebbe  poi stato deciso con il riconoscimento dello stato di crisi.
Tra gli interventi richiesti figura anche la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti, il differimento dei termini per gli adempimenti degli obblighi tributari, la sospensione delle rate e degli effetti del credito agrario per sei mesi e l'ottenimento del ristoro economico a valere sui fondi di solidarietà nazionali.
EVENTI ECCEZIONALI, AIUTI DOVUTI - Così come accaduto per le altre Regioni che hanno effettuato le stesse segnalazioni, l'assessore regionale all'Agricoltura aveva chiesto al ministro un intervento nei confronti degli organi comunitari competenti, affinché gli eventi causati dal maltempo "fossero riconosciuti come riconducibili a 'forza maggiore e circostanze eccezionali', come previsto dal Regolamento comunitario n.73 del 2009, per consentire l'attivazione delle procedure, che permettono ai produttori di mantenere il diritto agli aiuti".



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