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Scatta il «contingente antincendio» Difesa dei boschi.

Con l'arrivo del caldo, scatta l'operazione a difesa dei boschi. Ben 917 operai in tutta la provincia di Catania sono stati "arruolati" per costituire le squadre del cosìddetto "contingente antincendio". Uomini che indossando le speciali tute arancioni, sono disponibili a turni, 24 ore su 24, pronti ad intervenire in caso di incendio nei boschi e nelle campagne.
Il segretario provinciale della Flai Cgil, Alfio Mannino, conferma che i numeri delle assunzioni sono identici a quelli dello scorso anno. Di conseguenza, ben 583 uomini sono impegnati nello spegnimento degli incendi, 34 fra i vigili del fuoco, 158 a fungere da vedetta e 142 a guidare autobotti e camion. «Il contingente antincendio - dice Mannino - è
identico a quello dello scorso anno. L'unica differenza è che i lavoratori sono stati assunti solo per 51 giornate. Questo significherebbe che ad agosto il contingente dovrebbe essere sciolto. Siccome è impossibile, in quanto siamo ancora nel pieno della stagione estiva, c'è l'impegno da parte dell'assessorato regionale di approvare una seconda perizia che permetta ai lavoratori di completare il ciclo».
Ma ecco il numero degli operai antincendio assunti nei vari distaccamenti forestali del versante nord dell'Etna. A Randazzo sono stati assunti 63 "addetti spegnimento incendi", 9 vedette, 7 autisti e 2 vigili del fuoco. A Linguaglossa, che ingloba anche i territori di Castiglione e Piedimonte, gli "addetti spegnimento incendi" sono 42, un vigile del fuoco, 14 vedette e 15 autisti. A Bronte e Maletto gli addetti per spegnere gli incendi sono 57, 14 le vedette, 14 gli autisti e 4 i vigili del fuoco. Infine a Maniace gli addetti sono 45, 2 i vigili del fuoco, 4 le vedette e 7 gli autisti. Ma le buone notizie per i lavoratori forestali non finiscono qui: «In questi giorni - continua Mannino - in tutto l'arco settentrionale dell'Etna, da Bronte fino a Piedimonte, sono stati avviati circa 600 operai impegnati per le manutenzioni dei boschi. Sono gli operai che devono compiere 101 giornate di lavoro, che si sommano ai circa 600 cinquantunisti assunti circa un mese fa. Di conseguenza sono circa 1200 gli operai al momento che lavorano». Per Mannino la Regione ha mantenuto le promesse. «La notizia buona è che quest'anno sono stati impiegati i fondi del bilancio regionale ordinario che basteranno per far svolgere ai lavoratori le giornate che spettano per legge. Per rispettare l'accordo del 2009 però, ci vuole uno sforzo maggiore, altrimenti un terzo delle giornate svolte l'anno scorso si perderanno».
Gaetano GuidottoLa Sicilia


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