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braccianti come schiavi !

 Nove cittadini rumeni lavoravano come braccianti agricoli nelle campagne della provincia di Foggia. Venivano costantemente controllati e la sera chiusi, con un lucchetto, all'interno di un vecchio casolare. Arrestati tre connazionali

 Una masseria abbandonata trasformata in un campo di prigionia per nove cittadini rumeni che lavoravano come braccianti agricoli nelle campagne della provincia di Foggia. L'hanno scoperta i carabinieri che, ad Apricena (Fg) hanno arrestato tre rumeni con le accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Le nove vittime erano giunte in Capitanata con la promessa di una lavoro ben retribuito. Una volta ad Apricena, invece, i tre hanno letteralmente sequestrato i connazionali, togliendogli anche i passaporti.

I braccianti venivano impiegati in un'azienda che produce pomodori: la posizione del titolare e' al vaglio degli inquirenti. I braccianti venivano costantemente controllati e la sera venivano chiusi, con un lucchetto, all'interno di un vecchio casolare abbandonato senza alcun servizio igienico, senza acqua e corrente elettrica.

nove erano stati anche minacciati: se avessero provato a scappare i tre non avrebbero avuto alcuna remora "a sparargli addosso". Dopo tre giorni di duro lavoro e di stenti e privazioni, i nove, sfondando una porta secondaria del casolare sono riusciti a scappare e dopo aver vagato tra le campagne hanno raggiunto Apricena e la caserma dei carabinieri dove hanno raccontato la loro triste e disperata esperienza.



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