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Forestali in azione per rilanciare il territorio

CASTELNUOVO NIGRA. Il Comune di Castelnuovo Nigra, in sinergia con il comune di Borgiallo, intende ringraziare e valorizzare il lavoro delle squadre forestali della Regione Piemonte che, nei mesi scorsi, hanno recuperato una vecchia fontana a Borgiallo e, soprattutto, l'antico lavatoio di regione Moris a Castelnuovo Nigra.





Due interventi a tutela della cultura materiale del territorio che hanno restituito ai paesi angoli di notevole bellezza.
A Borgiallo, là dove, nei pressi della Società Operaia di Mutuo Soccorso, esisteva nel lontano 1926 una fontana con cui, per diritto acquisito, il comune poteva prelevare l'acqua dall'acquedotto che da Castelnuovo Nigra andava a Cuorgnè, oggi si trova una nuova fontana realizzata con una vecchia vasca ritrovata in paese ed una antica pietra utilizzata per la scolatura dei tomini.
Il vero capolavoro, però, è il lavatoio risistemato a Castelnuovo Nigra, lungo la strada che conduce dal capoluogo verso Issiglio. Lì sono tornati all'antico splendore la fontana, che un tempo serviva anche da abbeveratoio per i capi di bestiame e il caratteristico lavatoio. Guardando quell'angolo di paese, oggi tornato all'onor del mondo grazie anche alla preziosa collaborazione degli abitanti, non si può non tornare con la memoria a tempi lontani, quando l'allevamento era una delle principali fonti di sussistenza della vita di valle. Le pietre del lavatoio, rigorosamente e preziosamente diviso tra la parte in cui si lavavano i panni e una sezione, più a monte, che serviva per la sciacquatura finale, certo saranno state testimoni silenziose di tante pagine di storia economica o sociale, di pettegolezzi e vicende personali. Oggi quelle pietre, tornate a brillare al sole, hanno ancora tante storie da raccontare… e da ascoltare! Accanto al lavatoio, infatti, sono state posizionate anche alcune panchine che contribuiscono a trasformare l'antico luogo di dure fatiche in un piacevole salotto all'aria aperta.
Danilo Chiuminatti, sindaco di Castelnuovo Nigra sottolinea: "Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per restituirci questi angoli di territorio. Il comune si è limitato a provvedere ai materiali senza alcuna spesa aggiuntiva. Ci tengo a precisare che il lavoro delle squadre forestali è fondamentale per la manutenzione e recupero del territorio. In momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, gli esigui fondi a disposizione dei comuni di montagna renderebbero impossibili operazioni come questa. Oltre all'abilità nell'eseguire i lavori, le squadre hanno dimostrato anche professionalità e preparazione nel ricreare attorno agli abbeveratoi e al lavatoio una cornice bella ed accogliente. Un plauso va a tutti coloro che hanno collaborato. I componenti della squadra hanno lavorato in sinergia e con il massimo rispetto del luogo e dell'ambiente circostante permettendo di riportare alla luce un gioiello del nostro territorio. Gli abitanti della borgata Moris hanno dato il loro appoggio in ogni modo contribuendo persino all'acquisto delle piantine da piantare nei pressi all'abbeveratoio. Un grazie particolare va al proprietario della piccola costruzione attigua, Paolo Moschetti, che ha colto l'occasione per risistemare, a spese loro, anche l'antica casetta che si affaccia sull'area in questione".
Paolo Fasciano, direttore lavori delle squadre forestali, afferma: "Si chiamano Operai Forestali Regionali. Non sono né volontari del CAI, né operai comunali o della Provincia, bensì lavoratori della Regione Piemonte altamente formati e qualificati, che ogni giorno contribuiscono alla manutenzione dell'ambiente montano attraverso interventi che spaziano dal recupero di piste e sentieri, al ripristino del regolare deflusso delle acque, dai miglioramenti boschivi a piccole opere di ingegneria naturalistica. Il loro lavoro, spesso troppo sottovalutato, rappresenta il tentativo di mantenere in vita tutte quelle importanti azioni di prevenzione e cura del territorio che un tempo venivano svolte dalle popolazioni che abitavano le nostre montagne. Purtroppo una manodopera così utile e specializzata è costituita da circa 500 unità in tutto il Piemonte, un numero esiguo se si pensa che il 44% del territorio è montano. Mi auguro quindi che con il tempo si riescano a trovare sempre più risorse per poter mantenere in vita e possibilmente far crescere queste preziosissime Squadre di Operai Forestali Regionali".



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