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Ars, i grillini inguaiano Crocetta: slitta a giovedì il dpef


Il governo Crocetta inciampa su una prova significativa: l'approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria. Al momento del voto di un emedamento al testo, questa sera l'Assemblea regionale siciliana non era in numero legale. Il presidente Giovanni Ardizzone non ha potuto fare altro che sospendere la seduta per un'ora. Complice la decisione dei 15 deputati grillini di non partecipare: "Questo documento programmatico votatevelo voi perchè il Movimento 5 Stelle si astiene ed esce dall'Aula", aveva detto il capogruppo Giancarlo Cancelleri. Duro il segretario regionale Udc, Gianpiero D'Alia: "Le cialtronate populiste del Movimento 5 stelle, alla ricerca di visibilità per la campagna elettorale, durano lo spazio di un mattino, ma con il futuro della Sicilia non si può scherzare. Per questa ragione chiediamo al presidente Rosario Crocetta e al Pd un incontro urgente affinché si approvi in tempi rapidissimi il Dpef". Il Pdl parla di "maggioranza dissolta persino su un documento qualificante come il Dpef".


Dopo l'interruzione di oltre un'ora, la seduta è ripresa pochi minuti prima delle 20. Subito è stata chiesta però la nuova verifica del numero legale: quarantatre i presenti. "L'Assemblea non è in numero legale", ha preso atto il presidente dell'Ars Ardizzone. Un pesante smacco per il governo Crocetta. L'aula è stata rinviata a domani alle 16 con all'ordine del giorno la richiesta di costituzione della Commissione Antimafia regionale; proseguirà, invece, solo giovedì alle 10, la discussione sul Dpef.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, spiega così la decisione di fare saltare il voto sul testo economico-finanziario: "Cosa dovremmo votare se il nostro voto non ha valore? Cosa dovremmo votare se poi il governo non è in grado di dare delle risposte concrete ai cittadini? Ora subito e non domani? Cosa dovremmo votare se il massimo risultato prodotto dal governo è solo un timido garbato 'invito' rivolto agli americani ed a Terna per una sospensione cui, sia gli americani per il Muos di Niscemi, che Terna per l'elettrodotto di Pace del Mela, non hanno dato seguito?".
Per Pippo Digiacomo, deputato regionale del Pd, "una motivazione palesemente strumentale, dal momento che martedì prossimo si terrà una riunione congiunta delle commissioni Sanità e Territorio, quest'ultima presieduta da un 'grillino', con il presidente Crocetta e gli assessori alla Salute e al Territorio, proprio per discutere della vicenda no-Muos alla presenza di autorità scientifiche. Una forza politica responsabile - conclude Digiacomo - avrebbe aspettato fino a martedì invece di abbandonare l'aula determinando il rinvio di due giorni del voto sul Dpef".

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