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Regione, altra ditta estromessa dal Consorzio autostrade


Lo aveva annunciato la settimana scorsa, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che avrebbe tirato fuori i nomi delle imprese mafiose che lavorano col Consorzio autostrade siciliane. Oggi ha denunciato Eurotel che godeva di un appalto di 5 milioni dal Cas. "E' stato avviato un procedimento per l'esclusione dall'appalto col Consorzio autostrade siciliane di un'altra impresa con collegamenti mafiosi - ha annunciato il governatore - dopo la Ventura spa gia' estromessa nei giorni scorsi”. Crocetta oggi si trova a Bruxelles e dalla sede della Regione Siciliana all'Unione Europea ha citato un'informativa della prefettura di Agrigento secondo cui sono emersi all'interno dell'azienda "elementi di contatto, seppur non penalmente accertati, con ambienti economici o contigui della criminalita' organizzata di stampo mafioso". La Sicilia, ha ammonito Crocetta, "non permettera' che il denaro pubblico finisca in mano alle imprese mafiose" ma vuole che "siano le imprese in regola, quelle oneste pulite a lavorare". La Regione, ha rivendicato Crocetta, sta conducendo "una battaglia antimafia senza precedenti nella storia della Sicilia e forse dell'Italia".


Proprio da Bruxelles il presidente accusa l'Europa di essere "burocratica" nella distribuzione dei fondi e di utilizzare a tal fine un "modello" di programmazione dei fondi strutturali "asfissiante e che imprigiona lo sviluppo delle regioni". Secondo Crocetta, l'Europa non puo' impiegare sei mesi per approvare la programmazione, "un modello di centralismo burocratico che si oppone allo sviluppo". Il "primo" obiettivo della regione è "il superamento del gap infrastrutturale siciliano" potenziando i collegamenti aeroportuali, portuali e stradali e il potenziamento dell'alta velocità. Ma l'Europa che non riconosce "gli interessi regionali" pone degli ostacoli nella forma della pianificazione dei fondi: è "chiaro", secondo Crocetta, che "non si puo' piu' investire sul gommato in Germania, Belgio, Olanda o Francia ma noi abbiano una rete ferroviaria ferma al '900 e quella stradale del '800". Rifarsi alle "misure di stato" come chiede l'Europa non e' sufficiente secondo Crocetta a cui l'Ue dice di far rientrare nella programmazione anche gli investimenti sull'energia rinnovabile. Ma per Crocetta l'Ue dovrebbe invece "premiare" l'iniziativa regionale che investe autonomamente in tale settore: "se per il mantenimento del rapporto di cambio dollaro - euro deve distruggere le economie meridionali - ha continuato il presidente della Regione - lo dica chiaramente ma io mi ribellerò".

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