Visualizzazioni totali

Lavoratori Forestali: Cgil, Cisl e Uil “Utilizzare il personale anche in altre attività legate all’ambiente”

Inculcare una cultura “imprenditoriale” nel comparto della forestazione con l’utilizzo degli addetti del settore anche in altre diverse attività rispetto a quelle istituzionali. E’ a questo che puntano anche da recuperare risorse economiche aggiuntive, Cgil Cisl e Uil del settore che nel pomeriggio di lunedì scorso alla sala convegni del ristorante Garden di Pergusa hanno organizzato un incontro dove dovevano essere presenti anche gli assessori regionali alle Risorse agricole e al Territorio che però dopo aver dato per certa la presenza hanno dato all’ultimo momento forfait. Ad ogni modo per questo importante appuntamento con la presenza dei segretari provinciali di Categoria di Cgil, Cisl e Uil Nunzio Scornavacche, Massimo Bubbo e Enzo Savarino i regionali di Flai Cgil e Uila Uil, Salvatore Tripi e Gaetano Pensabene e con una numerosissima presenza di lavoratori sono arrivati diversi sindaci dei comuni della provincia tra cui quelli del capoluogo Paolo Garofalo e di Calascibetta Piero Capizzi, il deputato regionale del Pd Mario Alloro i dirigenti capo sia dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste e dell’Azienda delle Foreste Demaniali Nino Manuele e Angelo Bellomo. In provincia di Enna gli addetti stagionali del settore forestale sono circa 2500 di cui 1800 impegnati nell’Azienda e 700
anticendio all’Ispettorato forestale. Quindi per il sindacato serve una vera rivoluzione culturale di tutto il settore e la necessità di passare anche ad una mentalità più imprenditoriale e quindi pensare al lavoratore forestale non solo per le attività all’interno dei demani regionali ma anche in altre mansioni come ad esempio per la manutenzione dei canaloni stradali, o per quella delle ville e parchi di competenza dei Comuni o di altri enti istituzionali. Tutte attività che possano fare arrivare risorse economiche aggiuntive rispetto a quelle stanziate annualmente dalla Regione per il settore. Ma ad ogni modo per poter fare un discorso di questo genere c’è la necessità prima di tutto di stabilizzare il personale stagionale o quanto meno riprendere il discorso dell’accordo tra sindacato e governo regionale del 2008 che portava a 181, 151 e 101 giornate lavorative.

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo