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Crocetta: “Gli M5S sono simpatici ma cosa c’entra Dpef col Muos?”


I deputati Movimento Cinque Stelle sono simpatici, io a loro ho dato segno di grande apertura. Ma cosa c’entra il discorso del Dpef sulla programmazione con il Muos“. Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è all’hotel Sheraton di Catania, per presentare i candidati alle prossime elezioni politiche per il Senato del movimento ‘Il Megafono–Lista Crocetta’ della provincia di Catania. All’incontro sono presenti, tra gli altri, i candidati Antonio Presti e Nicolò Marino, assessore regionale all’Energia.
Sul Muos abbiamo fatto quello che potevamo, – ha aggiunto Crocetta – abbiamo chiesto l’integrazione della documentazione solitaria per la revoca, gli americani hanno, per legge, 30 giorni per rispondere e ancora non sono passati, ci siamo rivolti persino ai magistrati, certo non possiamo dichiarare la guerra alla marina degli Stati uniti per fare contenti i rappresentanti del movimento cinque stelle”.

“Onestamente credo – ha proseguito il governatore – che questo Governo abbia fatto più di quanto ragionevolmente era possibile fare. Bisogna capire che una cosa è quando si deve autorizzare, un’altra è quando si è autorizzati e si deve revocare. Perché a quel punto sono nati interessi. Noi non possiamo far pagare alla Regione i 18 milioni di dollari che è il costo del Muos. Dobbiamo quindi fare gli atti perfetti difendendo le comunità dei territori interessati”.
Crocetta è intervenuto anche sulle prossime elezioni comunali in cui si eleggerà il prossimo sindaco di Catania: “La candidature non si impongono, Catania dovrà scegliere il suo candidato a sindaco in modo democratico”: lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, rispondendo alla domanda di un cronista che gli chiedeva sul candidato a primo cittadino a Catania nel centrosinistra. “Siracusa, Ragusa, Messina sono tutte questioni aperte, ma non mi pare il caso vengano affrontate durante la campagna elettorale in corso. Qui il Megafono vuole avere un grande ruolo…”.
E sul caso del Cas, alla domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto se chiederà il controllo dei conti correnti dei dirigenti, prima e dopo avere lasciato il loro incarico, il governatore ha risposto: “Non lo posso fare per via della privacy però non sarebbe male se la Guardia di finanza facesse questo tipo di accertamento”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta a Catania. “Purtoppo non attengono a me, io invece sto verificando come hanno speso i soldi della Regione e su questo ho parecchi dubbi. Quando ti organizzano una sorveglianza sulle autostrade che costa 15 mila euro al giorno per tre macchine e 4 o 6 dipendenti, che che ci troviamo di fronte ad un modo e un utilizzo del denaro pubblico scriteriato”.
“Intanto stiamo revocando quelli che non sono in regola con le normative antimafia. Stiamo revocando quelli con le informative atipiche. Controlleremo tutto, perché il Cas – ha aggiunto il presidente Crocetta – è un gioiellino che può produrre tanta ricchezza per la Sicilia, invece ha prodotto sprechi e malgrado questo è ancora in attivo”.
Riguardo all’apertura dell’inchiesta sulla presunta turbativa d’asta in una gara d’appalto per forniture sanitari all’Asp 6 di Palermo e sull’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex commissario Salvatore Cirignotta, il governatore ha detto: “Lo apprendo adesso. Noi abbiamo fatto solo il nostro dovere di denunciare che all’interno di un’Asp c’è stato un tentativo di turbativa d’asta che si doveva concludere proprio la prossima settimana”. E’ la risposta del presidente della Regione Rosario Crocetta sulla iscrizione sul registro degli indagati di Cirignotta per quanto riguarda la vicenda della denuncia all’Asp di Palermo. “Se Cirignotta è stato iscritto vuol dire che la magistratura ha ravvisato gli estremi per iscriverlo. E’ grave e noi abbiamo correttamente rimosso il dirigente”. Cocetta ha poi aggiunto: “Fra le denunce fatte questa è stata una delle più dolorose. Questa mi ha impressionato, volevo che Lucia (Borsellino, ndr) non venisse perché capivo che le davo uno choc terribile”.

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