Visualizzazioni totali

Fondi Ue, Crocetta attacca "Burocrazia che blocca lo sviluppo"


Botta e risposta a Bruxelles tra il presidente della Regione e il portavoce del commissario Ahn. Il governatore: "Programmazioni scriteriate decise senza guardare all'interesse dei territori". "Serve il giusto mix di politiche", risponde l'Ue

Il presidente della Regione Rosario Crocetta lancia un "grido di allarme" sulla burocrazia dei fondi europei che a suo dire è un ostacolo per la crescita dei territori. Secondo Crocetta, la programmazione segue "un modello di centralismo burocratico che blocca lo sviluppo" e parla di "programmazioni scriteriate decise senza guardare all'interesse dei territori, in particolare del Meridione. Non è questo il modello di Ue che avevamo pensato". "Da una parte ci troviamo a combattere contro mafia e parassitismi, e dall'altro ci troviamo davanti un modello burocratico asfissiante - ha sottolineato Crocetta durante una conferenza stampa nella sede della Regione a Bruxelles - quella che l'Unione europea sta attuando è una politica deflattiva. Di fronte a tutta questa arroganza secondo la quale da Bruxelles si fa meglio, invito questi soloni in Sicilia".

Crocetta, che si definisce un "europeista convinto", chiede "rispetto per la sua terra". Il presidente della Regione Sicilia sottolinea inoltre che se "l'Ue per mantenere il rapporto di cambio tra dollaro ed euro deve distruggere le economie meridionali, lo dica, io mi ribellerò".
A scatenare la rabbia del presidente della Regione sarebbe un'autorizzazione per i pac siciliani che tarda ad arrivare e che, secondo colloqui avuti stamani da Crocetta, potrebbe impiegarci sei mesi. "Al Sud abbiamo un tessuto turistico e agricolo d'eccellenza che non riusciamo a portare nei mercati europei perche' le infrastrutture non ci sono", "molti tra i piu' grandi porti d'Europa sono in Sicilia ma mancano i collegamenti adeguati", ha aggiunto Crocetta, secondo il quale "è urgente superare il gap infrastrutturale della Sicilia. Le autostrade la Germania le ha fatte negli anni Cinquanta, noi no" ma "abbiamo il diritto di avere le stesse strade delle altre regioni d'Europa". 

E ancora: "abbiamo una rete ferroviaria del 900, viaria dell'800" e "la politica europea rischia di cristallizzare la storia, fossilizzare il gap tra Nord e Sud del Continente". Per questo, ha sottolineato Crocetta, "invitero' i commissari europei in Sicilia per fargli capire che le loro 'misurine' burocratiche non servono alla Sicilia". "E' necessario mettere insieme le infrastruttura portuali e aeroportuali per diventare competitivi", ha detto ancora il Governatore. Ma finora "l'Europa ci ha penalizzati. E' giusto aiutare i paesi del maghreb, ma il dialogo non puo avvenire ai danni del Sud, della Sicilia, di Spagna e Grecia".

"Naturalmente c'è anche posto e necessità di progetti infrastrutturali. Ma quello che ci interessa è che nella riprogrammazione degli investimenti Ue, si ottenga il giusto mix di politiche", così Shirin Wheeler, portavoce del commissario alle Politiche regionali Johannes Ahn, risponde alla contestazione del presidente della Regione Crocetta. "Per questo - prosegue Wheeler - consideriamo, per esempio, che il sostegno alle energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la promozione dell'ambiente, la ricerca e lo sviluppo, siano strategie che dovrebbe aiutare regioni come la Sicilia a sviluppare il proprio potenziale di crescita per diventare più competitiva".

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo