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Crocetta all'attacco su tutti i fronti: ''Ora in Regione si respira aria di ribellione''


"Cosa dobbiamo fare di più? Dobbiamo dichiarare guerra alla Marina americana?". È un Rosario Crocetta combattivo, come e più del solito a proposito del caso-Muos di Niscemi, quello che oggi si è presentato ai giornalisti per una conferenza stampa seguente alla riunione odierna di giunta. Dopo che a fare gli onori di casa sono stati gli assessori regionali, cercando di tenere caldo l'auditorio mentre il presidente è arrivato con notevole ritardo all'appuntamento, quando ormai sembrava sicuro si dovesse fare a meno di lui, causa passaggio alla Procura di Palermo per depositare una denuncia.
Denuncia? Che denuncia? Un quesito che ha avuto risposta solo quando Crocetta si è palesato in sala. "Ho denunciato assieme all'assessore alla Sanità Lucia Borsellino un tentativo di turbativa d'asta in una Asp siciliana, riguardo un bando di decine di milioni di euro per forniture di materiale sanitario", esordisce il governatore evitando di riferire i dettagli per "tutelare la sicurezza di chi ha denunciato". Si perchè c'è stato qualcuno che ha rotto il muro di gomma, alcuni "funzionari onesti", soprattutto in seguito ad un episodio intimidatorio risalente a ieri sera, quando "un dirigente è stato aggredito con un coltello per rubargli la borsa nella quale erano contenuti alcuni documenti che provano la turbativa andata a monte". Questa la ricostruzione del presidente, cui segue l'estensione a tutti i dirigenti e funzionari dell'appello a collaborare, ora che "si respira aria di ribellione".

E a proposito di ribellione, Crocetta risponde per le rime a chi, nel caso specifico i deputati del Movimento 5 Stelle, lo ha tacciato di "timidezza" nella vicenda del Muos – dove sarebbero ancora in corso i lavori di realizzazione del discusso sistema satellitare, nonostante il governo regionale avesse intimato lo stop -, facendo pure saltare in giornata per protesta il numero legale all'Ars per l'approvazione del Dpef. "Stiamo rispettando la legge e oggi abbiamo deliberato di invocare l'applicazione dell'articolo 700 del Codice di procedura civile per chiedere al tribunale di Caltagirone di far sospendere i lavori a Niscemi", annuncia il presidente, annunciando un "ritiro di tutte le autorizzazioni".
Quindi il governatore ha battuto su un tasto per lui molto dolente, quello del Consorzio autostrade siciliane. In giunta, infatti, è stato approvato un atto d'indirizzo che va verso la rimozione del direttore generale del Cas, Letterio Frisone. In pratica un caldo invito a farsi da parte, all'indomani della denuncia di Crocetta sulla società che si occupa della manutenzione per le autostrade della Sicilia orientale, che "non utilizza il personale in modo corretto, ma penalizza l'amministrazione di un costo terribile di spese".
In ultimo, nella stessa riunione di giunta è stata decisa la data della prossima tornata elettorale amministrativa nell'Isola. Così il 21 e 22 aprile si voterà per il rinnovo dei Consigli provinciali e comunali, con eventuale secondo turno il 5 e 6 maggio.

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