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Muos, i grillini a Crocetta: "Ecco come bloccare i lavori"

I deputati del Movimento cinque stelle spiegano: "Il presidente ha deciso di operare la procedura d'urgenza. Ma non è questa la strada giusta. Bisogna revocare le autorizzazioni, illegittime sotto diversi punti di vista".


PALERMO - “Il Muos è illegittimo. Vi spieghiamo come il presidente Crocetta può davvero bloccare i lavori”. Hanno fatto mancare il numero legale in Aula. Hanno, così, bloccato la discussione e la votazione sul Dpef. Adesso, il gruppo del Movimento cinque stelle passa alla fase delle proposte. “Non avevamo e non abbiamo nulla – spiega il capogruppo Giancarlo Cancelleri – contro il Dpef. Certo, qualche parte è da rivedere, ma il nostro comportamento non deriva da quello. Volevamo accendere i riflettori sulla vicenda del Muos, la cui costruzione sta proseguendo, nonostante gli annunci del governo”. Un governo che, secondo i grillini, non si sarebbe mosso nella giusta direzione. “Crocetta - spiega Giampero Trizzino – ci ha detto che vuole intervenire attraverso l’articolo 700 del codice di procedura civile. Si tratta del cosiddetto provvedimento di urgenza. Ma anche in questo caso – aggiunge – si tratta di un errore”. Il Movimento, così, anticipa probabilmente una delle mosse annunciate dal governatore in una conferenza stampa prevista per le 16. Ed è lo stesso Trizzino a “smontare” l’idea del governo. “Il procedimento d’urgenza – spiega – ha tre grosse criticità. La prima è che questo, per legge, può essere attivato solo nei casi in cui non c’è una soluzione alternativa. E in questo caso c’è: è la revoca in autotutela. Inoltre, la pericolosità del sito dovrebbe essere evidente sulla base dei documenti in possesso: ma gli stessi documenti sono incompleti. Infine, il provvedimento di urgenza va attivato quando il pericolo è immediato. E non è questo il caso, visto che le relazioni che parlano della pericolosità del Muos sono già datate. In questi casi, il ricorso attraverso il provvedimento di urgenza viene sempre respinto”.


Così, ecco la proposta dei grillini: “Bisogna – dice Trizzino - revocare le autorizzazioni in autotutela. Ed è possibile farlo, considerato che queste sono illegittime per diversi motivi”. E i motivi dell’illegititmità dell’insediamento del Muos starebbero nella violazione del divieto di costruzione in quella zona (una zona “A”, quindi vincolata), nella violazione delle norme sulla Conferenza di servizi, del piano paesaggistico della provincia di Caltanissetta, della normativa in materia di radioprotezione e del “principio di precauzione” (non si tiene conto, secondo i deputati, dei possibili malfunzionamenti dell’impianto che potrebbero provocare gravi danni alle persone esposte).

Insomma, “revoca” immediata e non sospensione. Questa la proposta del Movimento cinque stelle: “Una proposta – spiega il vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino – che non deve essere vista come un ultimatum. Per questo motivo abbiamo bloccato il Dpef? Dovevamo trovare una strada per portare il caso del Muos alla ribalta nazionale”. Col rischio, però, di essere definiti “irresponsabili”, se non “cialtroni” anche da alcuni rappresentanti delle forze politiche al governo. “Non avevamo scelta – conclude il deputato Francesco Cappello – la vicenda del Muos è di importanza vitale”.

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