Visualizzazioni totali

Caos Formazione professionale, Crocetta pensa a uno ‘sceriffo’


Per la formazione serve un consulente esterno che sia un commissario dell’antimafia o un rappresentante dell’antiracket“. Così il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta in un ‘forum’ del quotidiano Repubblica. Crocetta è in cerca di un consulente esterno per la formazione, ma non di uno qualunque ma che “sappia agire in senso anti-corruzione e antimafia”.
Le parole del neo governatore riportano alla mente lo scandalo di qualche giorno fa che vede coinvolto un ente di formazione siciliano che, secondo quanto comunicato dall’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, sarebbe stato sottoposto a condizionamenti mafiosi e con il quale l’Assessorato ha in corso un rapporto contrattuale per un valore di circa 400.000,00 euro, a valere sull’Avviso 20/2011: “Il mio obiettivo – continua Crocetta – è trovare un direttore generale della formazione che funga anche da commissario speciale. Solo la competenza nella formazione non basta. Erano competenti anche quelli che hanno finanziato i corsi di parrucchiere e di barbiere”.

Chiara la posizione di Crocetta sulle probabili infiltrazioni mafiose nel settore della formazione: “Il confine a volte è invisibile ma è fatto di legami che vengono dal voto di scambio. Chi ha in mano un ente, vi piazza gli uomini che devono sostenerlo elettoralmente”.
Dure le critiche nei confronti del numero uno della Formazione del governo Lombardo, Ludovico Albert, per il quale Crocetta dice di avere stima ma di “aver mandato comunicazione  sui guasti della formazione quando non c’era più. Io ho un’idea diversa dei miei collaboratori, devono partecipare alla battaglia anti-corruzione. Il sistema della formazione è in mano agli apparati burocratici e alle loro famiglie”.
Crocetta poi anticipa una riforma del sistema della formazione: “Ci vorranno almeno un paio di mesi, ma il problema è la legge sulla trasparenza. Quando abbiamo chiesto l’elenco dei cda degli enti, per riconoscere mogli, figli di deputati e dirigenti presenti è scoppiata una rivolta: sarebbe lesivo della privacy. Sono stato categorico, togliamo l’accreditamento a chi non risponde”.

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo