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Formazione, la sceneggiata dei corsi per operatori socio sanitari


Formazione professionale: la vicenda dell’Avviso 18, ovvero 40 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla Sicilia per la realizzazione di corsi per Operatori socio sanitari è l’argomento di un’interpellanza presentata all’Ars dal vice presidente del gruppo parlamentare del Pdl, Marco Falcone.
Si tratta di una storia tormentata che il nostro giornale ha già raccontato nei giorni scorsi. Fondi europei che, a quanto pare, sarebbero stati ‘inghiottiti’ – o forse si accingono ad essere ‘inghiottiti’ – dal MIUR (sigla che sta per Ministero dell’Università e della Ricerca).

Il deputato, nell’interpellanza, si rivolge al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.
“Nel 2011 – scrive Marco Falcone – la Regione siciliana ha approvato e finanziato i progetti per la formazione professionale di operatori socio-sanitari. Tali corsi, per i quali sono stati stanziati 40 milioni di euro, avrebbero dovuto formare circa cinque mila addetti in un partenariato tra l’assessorato regionale per la Salute e l’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale”.
“L’allora Direttore Borsellino (il riferimento è a Lucia Borsellino che, prima di essere stata nominata assessore regionale alla Salute, ha ricoperto l’incarico di dirigente generale del settore ndr) – prosegue il parlamentare di Sala d’Ercole del Pdl – nella passata legislatura aveva garantito in commissione Servizi Sociali e Sanitari che tutto era pronto per avviarli”.
”A distanza di più di un anno – osserva il vice capogruppo del Pdl all’Ars – né sono stati , né sono state fatte graduatorie”.
Falcone, quindi, chiede “quali motivi hanno impedito l’avviamento di detti corsi e se lo stanziamento previsto per gli stessi sia ancora disponibile o sia stato utilizzato per altri scopi”.
I 40 milioni di euro dell’Avviso 18, sarebbero stati dirottati, come già accennato, al MIUR. Anche se voci di corridoio sussurrano che queste risorse potrebbero ancora essere recuperate. Questa vicenda, visto che siamo in campagna elettorale, potrebbe essere l’occasione per fare chiarezza sull’entità di risorse finanziarie del Fondo sociale europei destinate alla Sicilia che sono finite inspiegabilmente a Roma.
A LinkSicilia risulta che, già qualche anno fa, risorse del Fondo sociale europeo sono state utilizzate per finalità che nulla avevano a che fare con la formazione professionale. A quanto si racconta, una parte di questi fondi sarebbero stati utilizzati perfino per finanziare teatri, soprattutto dalle parti di Catania.
Ma l’operazione più grossa è quella che ha dirottato le risorse del Fondo sociale europeo destinate alla Sicilia (oltre 2 miliardi di euro a valere sulla Programmazione 2007-2013) nelle ‘casse’ del MIUR.
Su questa vicenda LinkSicilia, nei mesi scorsi, ha scritto più volte. Oggi, in piena campagna elettorale (il 24 febbraio si voterà per il rinnovo del Parlamento nazionale), sarebbe opportuno fare chiarezza su questa vicenda. Per far conoscere agli oltre 5 milioni di siciliani chi sono gli ‘ascari’ responsabili del trasferimento a Roma di fondi destinati alla formazione professionale della Sicilia.
Ci vorrebbero un paio di parlamentari regionali con le ‘palle’ che dovrebbero tirare fuori le ‘carte’ dagli uffici della Regione. E, segnatamente, dall’assessorato regionale alla Formazione professionale, dall’assessorato all’Economia e dalla presidenza della Regione. C’è da sperarci? Noi ce lo auguriamo.

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