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Piano antincendio boschivo: Legambiente chiede l’approvazione


Il nuovo Piano regionale antincendio per la difesa dei boschi e della vegetazione approvato con deliberazione n. 242 dalla Giunta Regionale lo scorso 13 luglio 2012 attende ancora di essere approvato con decreto del Presidente della Regione, come previsto dalla legge regionale 16 del 2006.
La denuncia arriva da Legambiente Sicilia: “Chiediamo al Presidente Crocetta – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – di colmare i gravi ritardi del precedente Governo Lombardo – e di emanare subito il decreto di approvazione del Piano antincendio predisposto dal Corpo Forestale regionale secondo moderni criteri tecnici e scientifici. Al contempo chiediamo al neo Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, cui compete la materia, di convocare un tavolo tecnico per la più rapida programmazione delle attività di prevenzione per la stagione 2013, al fine di evitare i disastri ambientali ed i gravissimi danni che gli incendi hanno provocato la scorsa estate in Sicilia con particolare riguardo ai boschi ed alle aree naturali protette”.

Legambiente chiede anche che venga riattribuita in maniera piena al Corpo Forestale regionale la competenza in materia di pianificazione forestale, in quanto “in questi ultimi mesi sono prevalse delle prassi, non supportate da legge, che hanno attribuito all’Azienda Foreste Demaniali la gestione del Piano forestale regionale che non riguarda i soli boschi demaniali ma l’intero territorio regionale”.
“L’Azienda Foreste Demaniali – si legge ancora in una nota stampa di Legambiente – deve essere riportata alle sue funzioni originarie (ante legge 10 del 2000 e 19 del 2008) con un modello organizzativo agile e funzionale, visto che di azienda ha ormai solo il nome e di fatto è un dipartimento regionale come gli altri, che bandisce appalti ed eroga finanziamenti, mentre dovrebbe occuparsi in via esclusiva di gestione diretta dei demani e delle aree protette, di difesa del suolo e di manutenzione dei corsi d’acqua, lasciando più propriamente al Corpo Forestale le funzioni di pianificazione, tutela e controllo connesse con la conservazione dei boschi”.

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