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Protesta di Altragricoltura contro la Gdo col carrello della spesa al supermercato


Vittoria - Un'azione simbolica contro la Grande Distribuzione organizzata. Tano Malannino, Tonino Messinese e Maurizio Ciaculli, insieme ad un gruppo di agricoltori, si sono recati ieri in un punto vendita di una grossa catena alimentare. Sono entrati nel supermercato, hanno messo della merce nei carrelli e si sono presentati alle casse. Uno di loro ha chiesto di pagare con un assegno a 60 giorni.
"Pago con la stessa modalità con cui voi avete pagato noi produttori" spiega alla cassiera, che assiste esterrefatta. Mantiene la calma, chiama uno dei responsabili. Alla fine la merce rimane sul bancone, non può essere acquistata. Si raccoglie qalche spicciolo solo per comprare pomodori e mandarini. Ad un'altra cassa, qualcuno propone polemicamente alla cassiera un contratto che prevede la possibilità di pagare un anno dopo, un terzo, poi, si presenta con un pacco di biscotti che vorrebbe pagare con cento lire.

"La nostra è un'azione simbolica, volutamente esagerata ed eclatante - spiega Malannino - nè è nostra intenzione colpire o colpevolizzare un solo punto vendita, o una catena alimentare. Le colpe non sono di un singolo, sono di un sistema che strozza sempre di più il reddito dell'agricoltore. Fino a vent'anni fa, il prezzo del prodotto veniva ripartito in tre parti: un terzo al produttore, un terzo al trasformatore, un terzo al commerciante (ingrosso o dettaglio).
Oggi, tale proporzione, che era già comunque un pò deviata, non esiste più. Oggi i due terzi del prezzo servono a coprire costi e guadagni del commerciante, al produttore ed al trasformatore resta un solo terzo, che devono dividere tra loro. Questo crea ingiustizia sociale, allarga la forbice ed il divario del guadagno che viene garantito per certe categorie, non per altre. Non si può vendere il prodotto al di sotto di una soglia, di un prezzo minimo, che deve garantire al produttore la sopravvivenza.
La Gdo e l'assenza di regole che oggi avvantaggiano l'importazione di prodotto da altri paese, oggi penalizzano l'ortofrutta siciliana che, in questo modo, muore". A supportare l'azione degli agricoltori, c'era anche l'associazione dei Consumatori, con l'avvocato Marcella Pisani.
Il grido di dolore degli agricoltori è stato raccolto dal governo regionale. L'assessore Dario Cartabellotta ha già incontrato tre volte i produttori (a Vittoria ed a Palermo) e martedì ha convocato la prima riunione del tavolo di lavoro che dovrà varare alcuni provvedimenti e una piattaforma programmatica per venire incontro alle esigenze dei produttori agricoli.
Si punta alla convergenza con altre sei regioni del meridione ed a far partire una vertenza unica che porti il governo nazionale (autore dell'accordo auro-marocchino e di altri provvedimenti che hanno penalizzato l'agricoltura siciliana e meridionale) a rivedere certi accordi, o comunque ad apporre dei correttivi, peraltro già previsti nel testo dell'accordo.
Inoltre si chiedono controlli seri ed efficaci sui prodotti che arrivano dal Nord Africa, che dovrebbero entrare in Italia garantendo gli stessi standard di qualità e con dei quantitativi contingentati.
Ma accanto all'azione di Altragricoltura, è sorta, in parallelo, un'altra iniziativa. Venerdì sera si è svolta a Vittoria l’assemblea per la costituzione del “Comitato Uniti per il territorio”. Lo hanno definito comitato “aperto”, per “tenere insieme tutte le energie sane del territorio per affrontare la grave crisi economica”. E' stato costituiton un comitato.
Per Grande Sud ci saranno Marco Greco e Giuseppe Mangione, per Agricoltura primaditutto Angelo Giacchi e Gianni Cirnigliaro, il Partito dei Siciliani (ex Mpa), da cui provengono anche Giacchi e Cirnigliaro, sarà rappresentato da Gaetano Iacono e Salvatore Patrì, Mario Ferma e Salvatore Liguori sono stati indicati da Fli.
Per Azione Democratica ci sono Giovanni Lombardo, Michele Vaccarella e Giuseppe Nicastro (ex Forza Italia). Per Progetto Vittoria ci sarà Isidoro Faviana. Le Acli sono rappresentate da Gaetano Carbonaro e Giuseppe Fiorellini. Alla riunione era presente anche il signor Russotto, del Popolo dei Forconi.
Un’ulteriore riunione programmatica si è tenuta ieri sera. Il “comitato” nasce in parallelo con la protesta di piazza Calvario, che ha portato ad un’interlocuzione con il governo regionale. Per molti, essa punta a “fare ombra” alla prima iniziativa. I diretti interessati smentiscono e ribadiscono di voler coinvolgere tutto il territorio in un’azione più forte.

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