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Minacce di morte a Crocetta  Il presidente: "Non mi fermo

PALERMO- Minacce di morte al presidente della Regione Rosario Crocetta e un imprenditore Ance, iscritto a Confindustria. Una lettera contenente minacce di morte al governatore siciliano e all'imprenditore è stata recapitata oggi presso la sede di Confindustria siciliana. In un primo momento l'agenzia Ansa aveva individuato in Antonello Montante l'imprenditore minacciato, ma il presidente di Confindustria aveva smentito. Secondo quanto si apprende, in realtà il destinatario delle minacce di morte, rivolte anche al governatore della Sicilia, sarebbe Giuseppe Di Giovanna, presidente dell'Ance di Palermo, l'associazione dei costruttori che fa capo a Confindustria.


Nella lettera si legge tra l'altro: "Fatti i fatti tuoi e se continuerai ti faremo fare la stessa fine di Crocetta: scannato come un maiale".

"Questa lettera contenente minacce di morte nei miei confronti non fa che confermare ulteriormente che su di me esiste un progetto di eliminazione". Lo ha detto all'Adnkronos il presidente della Regione, Rosario Crocetta, parlando delle minacce di morte ricevute oggi da una lettera indirizzata a lui e a Montante.

Crocetta si è recato in Procura, a Palermo, per procedere con la denuncia: "Preoccupato per le nuove minacce? Sono preoccupato da sempre - ha risposto ai cronisti poco prima di entrare nella stanza del procuratore, Francesco Messineo -, certo questa intimidazione conferma che nel momento in cui sono diventato presidente della Regione la dimensione è più vasta rispetto alle minacce che ricevevo quando ero sindaco di Gela. Certamente, io non mi fermo  - ha aggiunto - e anzi assumerò provvedimenti ancora più duri nella lotta alla mafia. E a ogni minaccia seguirà un'azione sempre più incisiva".

Per il governatore della Sicilia, le minacce che ha ricevuto in una lettera potrebbero essere legate ad alcune iniziative intraprese dal suo Governo in chiave antimafia. "Penso al monitoraggio che abbiamo avviato sugli appalti, alle norme antimafia e alle azioni che abbiamo messo in campo per mettere ordine nel Consorzio autostrade siciliane (Cas)". Poi ha aggiunto: "Mi piacerebbe vivere una politica normale, ma ormai sono abituato alla vita che ho".

A Crocetta è stata subito espressa solidarietà dal gruppo del Pdl all'Ars (i più rapidi) e del leader dell'Udc, Gianpiero D'Alia. Messaggi di solidarietà anche dal capogruppo del Pd Baldo Gucciardi e dal coordinatore regionale dell'Api Bartolo Fazio. Anche da Sel e da Territorio arrivano comunicati di solidarietà. A loro si aggiunge nel primo pomeriggio anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani, che invita a non abbassare la guardia contro la mafia: "Non è un caso che ad essere minacciati siano gli uomini e le donne che, nelle istituzioni e nella società civile, si battono senza tregua contro la criminalità organizzata - dice Bersani -. Per la sua storia, per il grande lavoro che sta portando avanti, per la riscossa civica che Crocetta ha avviato insieme ai rappresentati più sensibili delle categorie e della società civile siciliana, non mancherà mai il sostegno mio e del Partito democratico". Solidarietà a Crocetta anche dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal vicepresidente dell'Ars Venturino e dal gruppo del Movimento 5 Stelle, e dalla Cisl siciliana. "Rosario Crocetta è un combattente dell'antimafia, lo conosco bene da molti anni e so che non si farà certo intimidire", afferma Piero Grasso. Anche il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizone, nel corso della seduta di Sala d'Ercole ha voluto riaffermare "la mia vicinanza agli imprenditori tutti e al presidente Crocetta - ha affermato -, sottolineando che di fronte a queste minacce il Parlamento siciliano è unito. Siamo tutti dalla stessa parte che è quella di chi rifiuta la violenza, le prevaricazioni e le intimidazioni".

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