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Il ''giallo'' del reintegro all'ufficio stampa Regione. I carabinieri chiamati a Palazzo d'Orleans


Diventa un "giallo" il reintegro di uno dei componenti dell'ufficio stampa della Regione, cui facevano parte 21 giornalisti, tutti silurati a dicembre da Rosario Crocetta. A Piero Messina, coordinatore dell'ufficio, dopo la lettera di licenziamento sarebbe arrivata l'11 gennaio anche la notifica di reintegro con la qualifica di capo-redattore, senza però allegato il contratto di lavoro da firmare.
Forte comunque della chiamata al lavoro, Messina si è recato per due giorni alla sua vecchia scrivania; oggi però è stato bloccato all'ingresso di Palazzo d'Orleans, e per questo ha chiamato i carabinieri. Gli uomini dell'arma, chiamati da Messina per l'impedito accesso, si sono informati nell'ufficio di gabinetto della presidenza ed è stato detto loro che il giornalista era stato licenziato qualche tempo fa.

A questo punto, il nodo da sciogliere starebbe nel rintracciare un eventuale ripensamento da parte di chi aveva richiamato alle sue mansioni Messina, che nel frattempo assieme agli altri venti colleghi aveva fatto ricorso contro il licenziamento deciso da Crocetta.
Il segretario regionale dell'Assostampa, Alberto Cicero, commentando l'accaduto fa appello al "rispetto di chi, per anni, ha lavorato onestamente e in modo professionalmente ineccepibile alle dipendenze della Regione". "Licenziamenti e assunzioni sono decisioni che, toccando la vita dei lavoratori e delle loro famiglie, vanno prese con grande rispetto e senso di responsabilità – conclude Cicero - Ancora una volta Crocetta, nel suo ruolo di presidente, ha dimostrato di non avere avuto nè l'uno ne' l'altra".

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