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MAURIZIO GROSSO: STABILIZZAZIONE PER I LAVORATORI FORESTALI


Il segretario Generale del SIFUS*, Maurizio Grosso: tutti i forestali lavorerebbero 365 giorni l’anno in maniera virtuosa e programmata.

Il segretario critica l’operato del Governo Lombardo e dei sindacati confederali “CGIL-CIS-UIL ,che non sono stati in grado di far rispettare le giornate lavorative contenute nell’accordo del 2009 (che loro avevano sottoscritto e garantito)”; si oppone alla politica del governatore Crocetta che, ad oggi, ha solo imposto il blocco dello scorrimento delle graduatorie dei contingenti garantiti per il prossimo biennio.
Invita ad aprire gli occhi sul dramma che sta investendo il comparto agroforestale: “assunzioni a spezzatino, giornate con il contagocce, stipendi a quando capita, lavoratori in perenne attesa e contestualmente vincolati tutto l’anno, diritti inesistenti, contratto integrativo scaduto da 12 anni, ecc.”, e a respingere “gli attacchi mediatici falsi e tendenziosi di “inefficientismo” e “fannullonismo”, senza che nessuno (i paladini Confederali), abbia mai avuto il coraggio di respingerli ed imputarli alla mancata <programmazione e gestione praticata dai vari Governi>”.

Individua nella proposta di legge di iniziativa popolare sulla stabilizzazione (la prima della storia siciliana che già è stata votata in 2 commissioni parlamentari), l’unica soluzionecredibile che guarda al futuro dei lavoratori. Con l’approvazione di detta proposta di legge (i confederali la ostacolano in tutti i modi perché perderebbero la rendita di 25 mila domande di disoccupazione agricola), che aggiunge ed integra alla LR.14/06 nuove competenze legate alla messa in sicurezza del territorio, si sgraverebbero le magre casse del bilancio regionale, in quanto, gran parte delle risorse necessarie alla copertura finanziaria, si potrebbero attingere dai Fondi Europei. Tutti i forestali lavorerebbero 365 giorni l’anno in maniera virtuosa e programmata: una parte dell’anno al servizio dei boschi e della difesa degli incendi, e l’altra, al servizio della messa in sicurezza del territorio”.

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