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Forestali sul piede di guerra

Manifestazioni in tutte le province e turni di presidio davanti la Presidenza della Regione, sono stati programmati dai sindacati di categoria che sostengono i lavoratori forestali, per sollecitare l'avvio della campagna di prevenzione incendi, contestando al Governo regionale i ritardi che stanno mettendo a rischio l'occupazione di ventiseimila operatori in tutta la regione, comprese alcune migliaia in provincia di Trapani. Le iniziative di protesta, che saranno attuate a partire da domenica prossima, sono state illustrate ieri, dai segretari provinciali della Fai Cisl, della Uila Uil e della Flai Cgil, nel corso di un incontro nella sede trapanese della Cisl, in piazza Giangiacomo Ciaccio Montalto.
«Chiediamo con forza la tutela dei lavoratori, perché non si possono tagliare ventiseimila posti di lavoro, che equivalgono a ventiseimila famiglie» afferma Massimo Santoro (Flai Cisl), evidenziando anche la necessità di salvaguardare il territorio, «perché - ricorda - le principali risorse della Sicilia sono l'ambiente e il turismo, e la Forestale è quindi parte integrante di questa realtà economica; vorremmo che il presidente della Regione, Crocetta, si rendesse conto delle potenzialità del settore, ma non vogliamo assistenza - precisa - piuttosto un lavoro vero, a tutela del patrimonio boschivo, con attività antincendio che darebbero sviluppo a questa regione».
L'ulteriore esigenza di impiegare tutti gli operatori, prescindendo dal totale delle giornate lavorative da effettuare (tra 151, 101 e 78 giorni di turnazione), è sottolineata da Damiano Galbo (Flai Cgil), che avverte: «Già manca il tempo per consentire ai forestali di completare 151 giorni entro il prossimo dicembre; inoltre, al massimo entro giugno, dovrebbero essere realizzati i viali taglia-fuoco a protezione dei boschi, con la sistemazione delle strade, in modo da favorire gli interventi in caso di incendio». C'è anche un altro aspetto evidenziato dai sindacati di categoria: «Se nel bilancio regionale non vengono previste le somme necessarie - afferma Tommaso Macaddino, della Uila Uil - i forestali rischiano di perdere, oltre alle giornate di lavoro, anche la disoccupazione». Per questi motivi, domenica, gli operatori si riuniranno nell'area attrezzata Biro, in contrada Purgatorio, a Custonaci, mentre dal 22 al 27 aprile manifesteranno davanti Palazzo d'Orleans, pronti anche ad un successivo sciopero.
Francesco Greco

Vetrina Ricami

1 commento:

  1. NON NE POSSIAMO PIU' DI STARE A SPASSO E DI NON LAVORARE INSOMMA QUANDO E SE SI FARANNO LE GIORNATE NON SI SA BOHH ! NON E? NORMALE CHE UN PADRE DI FAMIGLIA DEBBA ASPETTARE X LAVORARE COME UN CANE CHE ASPETTA L'OSSO CON LA BAVA DI FUORI E QUESTO SOLO PERCHE' FA QUESTO LAVORO !!!!! PREMETTENDO CHE QUALSIASI LAVORO SCARSEGGIA , MA NOI SIAMO SEMPRE PENALIZZATI !!!!!!!!!!!!!

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