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Nessun taglio per i Comuni

ars, bilancio, crocetta, muos, precari, sicilia, PoliticaFra poche ore dovrebbe arrivare il via libera della giunta alla riscrittura del documento. "Confermato il fondo per il precariato, proroga dei contratti al 31 luglio". Prime indiscrezioni sul nuovo testo: le somme destinate ai teatri passeranno da 51 milioni a 38. L'ormai ex tabella H sarà spacchettata in tredici distinti capitoli di spesa, uno per ogni assessorato. Il governatore sul Muos: "Se è vero che sono ripresi i lavori l’amministrazione locale ha tutti gli strumenti di legge per far valere le proprie ragioni".
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PALERMO - A poche ore dalla presentazione della riscrittura del bilancio, il presidente della Regione Rosario Crocetta affronta il tema dei conti. “Penso che approveremo il bilancio in giunta – sostiene –. Le prime reazioni della maggioranza sono positive: abbiamo risolto il problema degli Enti locali, dove non viene tagliato nulla dopo anni di tagli. Ci siamo trovati a gestire una serie di emergenze a cui abbiamo dato una risposta positiva”. L’ex sindaco di Gela rivendica quindi i meriti della propria azione di governo: “Stiamo eliminando gli sprechi, non prevediamo cifre fittizie all’interno del bilancio. Dove abbiamo trovato le risorse? Prima di tutto abbiamo pensato a manovre intelligenti, risparmiando e utilizzando in modo razionale le risorse del Piano azione coesione”.

Dunque, non ci saranno tagli per gli enti locali, "che grazie all'allentamento del patto di stabilità potranno utilizzare risorse per gli investimenti", recuperiamo 1,5 miliardo di deficit, salvaguardiamo i servizi sociali, non scriviamo entrate fittizie e "confermiamo il fondo per il precariato, con la proroga dei contratti al 31 luglio" e la richiesta al governo nazionale di un ulteriore proroga al 31 dicembre.

Fra le anticipazioni di Crocetta sul bilancio anche altre novità. “Stiamo tagliando sulle Partecipate, sugli stipendi, sul salario accessorio dei dirigenti e sui consigli di amministrazione che saltano. Alla fine dell’anno i risultati prevederanno entrate maggiori ed una spesa diminuita”. Per il principale inquilino di Palazzo d’Orleans nessun timore di imboscate: “Sono sempre fiducioso, credo che di fronte ad una manovra responsabile, che salvaguarda lo stato sociale e aiuta le imprese, non si potrà che avere un ampio consenso”. Sono stati digeriti dunque gli attriti che ieri hanno portato a un voto monco per l’elezione dei tre delegati per il Quirinale. “Non mi stupisce aver preso meno voti - dice Crocetta - anzi me lo spiego chiaramente. Sono stato l’unico a non aver fatto inciuci, non ho cercato nessuno senza inseguire trasversalismi”.

Intanto emergono alcune indiscrezioni sulla riscrittura della finanziaria. Tutto l’ordinamento delle Partecipate andrà definito dopo il bilancio, e non all’interno della manovra. Il Movimento cinque stelle ha però chiesto di poter inserire nel testo il tesoretto risparmiato dal taglio dei consigli di amministrazione. “Almeno questo vorremmo venisse inserito adesso”, afferma Giorgio Ciaccio. Il discusso Iridas verrà invece accorpato ad altre tre enti regionali che si occupano di audiolesi e sordomuti. Previsto infine un taglio per quello che riguarda le somme destinate ai teatri, che passeranno dai 51 milioni del 2012 a circa 38 milioni. “Spiace la scelta del governo – afferma Alice Anselmo, deputata dei Democratici riformisti – nell’ambito del settore cultura di azzerare i fondi per i teatri privati: si tratta del lavoro di 2.500 soggetti. Difenderò questa categoria presentando emendamenti in commissione Bilancio, anche perché non mi sembra che i teatri pubblici meritino di più davanti all’assenza totale di grandi produzioni operistiche e di ballo”. La già abbandonata tabella H sarà invece spacchettata in tredici distinti capitoli di spesa, uno per ogni assessorato, che andranno a coprire la cifra corrispondente ai vari ambiti.

Il governatore torna anche a parlare delle manifestazioni a Niscemi contro la ripresa dei lavori sul Muos: “Il governo regionale ha fatto tutti gli atti che doveva fare. Inoltre lo stesso governo nazionale si è impegnato al che le parabole non venissero installate”. Dal territorio nisseno però giunge notizia che i lavori sono ripresi, anche se non è chiaro per quale opera. “Magari vogliono perdere tempo ad installare un muretto”, scherza Crocetta. Lo stesso presidente della Regione però aggiunge: “Se è vero che sono ripresi i lavori per la costruzione del Muos, l’amministrazione locale ha tutti gli strumenti di legge per far valere le proprie ragioni. Spetterà poi alla magistratura verificare se quanto è in atto a Niscemi riguarda direttamente il Muos o qualcos’altro”.

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