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Giornate in meno per i forestali iblei

forestali iblei sono sul piede di guerra. L'annuncio del governatore Crocetta sulla riduzione delle giornate lavorative per i forestali siciliani desta grande preoccupazione fra gli operatori del settore. Nel territorio ibleo vivono circa 2000 forestali. Non appena, ieri mattina, si è diffusa la notizia poco confortante, la categoria si è mobilitata per avviare un confronto con il presidente della Regione. Il sindacato Sifus ha chiesto un incontro al prefetto Annunziato Vardè, nella speranza che il rappresentante del Governo nazionale si faccia da tramite e riesca ad ottenere un colloquio con Crocetta, obiettivo che, sinora - denunciano i forestali - non è stato ottenuto nemmeno dal sindacato regionale.
"L'ulteriore taglio delle giornate lavorative - dice il segretario provinciale del Sifus, Gianni Paino - è un atto di macelleria sociale che arriva, per giunta, proprio da chi aveva detto che di tagli al sociale non ne avrebbe operati: siamo una categoria regolarmente bistrattata, da vent'anni a questa parte, ma questa decisione potrebbe essere l'inizio del declino per il nostro settore".
Il Sifus ibleo attacca anche la triplice sindacale. "Vorremmo sapere che cosa ne pensano Cgil, Cisl e Uil dell'annuncio fatto dal governatore siciliano - aggiunge Paino - e, infatti, il nostro appello è rivolto anche alla triplice. Vorremmo avere un confronto con le tre grandi sigle sindacali su questa vertenza per la quale, a nostro avviso, si apre una pagina difficilissima". Nel settembre del 2012 i forestali
 ragusani furono protagonisti di un sit-in, in via Ducezio a Ragusa, davanti alla sede dell'Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Ragusa., che durò 12 giorni. Non solo a Ragusa, ma contemporaneamente anche in altre province siciliane, gli operatori della forestazione organizzarono dei presidi, per contestare le scelte del Governo regionale sui tagli al settore. Il risultato di quella manifestazione di protesta a livello siciliano fu l'aumento delle giornate lavorative. Nel 2012 i centunisti (cioè i lavoratori della Forestale assunti per 101 giorni) fecero 122 giornate rispetto alle 101 previste inizialmente. "Nel 2011 abbiamo fatto 151 giornate, nel 2012, 122 dal momento che siamo riusciti a recuperarne una decina - spiega Paino - ma adesso, la prospettiva del 2013 è veramente drammatica perché stiamo compiendo un salto indietro, o meglio un salto nel buio. Rischiamo di perdere tutte le conquiste che avevamo fatto negli ultimi anni".
Con la nuova finanziaria regionale i centunisti diventerebbero lavoratori per sole 78 giornate annuali, mentre i centocinquantunisti diventerebbero, di fatto, centunisti, cioè svolgerebbero ben 50 giornate in meno di lavoro. In provincia di Ragusa circa il 50 per cento dei lavoratori fa parte della categoria "centunisti": costoro perderebbero 23 giornate lavorative che, nel monte di lavoro già abbastanza ridotto, è un taglio assai significativo.
"Abbiamo scritto tre lettere al governatore Crocetta e non abbiamo avuto alcuna risposta - conclude il segretario provinciale del Sifus - e sollecitiamo anche un intervento dei sindaci iblei, specie di quei Comuni montani dove gran parte della popolazione vive grazie all'impiego nella forestazione".La Sicilia

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