I forestali ?. Bene se la Regione li sostiene !
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«E' grazie al lavoro dei lavoratori forestali di Siracusa, Buccheri, Noto ed Avola che è stato ripulito il Parco archeologico della Neapolis». La precisazione arriva dal segretario provinciale della Flai Cgil Salvatore Alfò il quale puntualizza anche come lo stato di degrado in cui versava l'area era stata denunciata dalla Flai quando aveva rilevato come «i resti archeologici che non si potevano vedere, perché ricoperti da erbacce e da rifiuti di qualunque genere, provocata dalla mancata manutenzione durata nel tempo. Ora che sono stati rimossi gli alberi di alto fusto che con le loro radici stavano distruggendo gli antichi i resti, le antiche latomie sono rese accessibili e visibili».Alfò motiva il suo intervento con il dovere di difesa di una categoria di lavoratori «troppo spesso bistrattata, se non calunniata, da certa politica, oggi smentita con i fatti. I forestali se ben guidati e ben impegnati, possono rendere produttivi i soldi che la Regione investe nel settore. Lo dimostra la pulizia generale straordinaria fatta appunto dai forestali e ben pianificata dal direttore dell'Azienda Demaniale Foreste Carmelo Frittitta, i quali con i soldi dell'assessorato regionale all'Agricoltura, hanno elaborato e messo in opera un progetto di 250 mila euro». L'esito degli interventi portatia termini è l'occasione colta dalla Flai Cgil di Siracusa per chiedere alla Regione «di mettere a disposizione le risorse occorrenti per intervenire in tutti i siti archeologici della provincia, anche in quelli archeologici, nei quali sembra essere in atto una iniziativa della Soprintendenza di Siracusa tesa alla pulizia, valorizzazione e fruizione». Alfò chiede pure (non solo alla Soprintendenza ma anche ai Comuni) di elaborare piani per la pulizia del biviere e dell'area archeologica di Lentini. «Vista la esperienza positiva dell'anno scorso, in particolare nel sito dell'antica Leontinoi, La Flai Cgil di Siracusa ritiene strumentale e finalizzata la polemica che qualcuno sta portando avanti cercando di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri».
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