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I piromani si risvegliano e colpiscono al cuore la montagna Ganzaria


La tregua è durata poco meno di due settimane. Ieri i piromani sono tornati in azione per colpire direttamente al cuore la montagna Ganzaria, potendo sfruttare purtroppo la "complicità" di alcuni fattori ambientali e climatici, quali alte temperature, venti di scirocco e siccità. Questo ennesimo incendio, che ha avuto diverse riprese nell'arco della giornata, ha procurato danni inestimabili alla macchia mediterranea e al patrimonio boschivo di San Michele di Ganzaria.

Fino a tarda sera, non è stato pertanto possibile avere un dato definitivo degli ettari andati in fumo, poiché l'area interessata si estende su un territorio molto vasto e scosceso, che si apre pure sulla piana di Gela, ma c'è chi parla di oltre 70 ettari distrutti.
L'incendio è divampato in piena notte, così come gli altri roghi che nell'ultimo mese hanno flagellato l'altopiano. Un indizio che certamente non è passato inosservato agli inquirenti, i quali stanno battendo varie piste investigative per identificare l'autore o gli autori di questi nefasti atti di terrorismo ambientale. Per la cronaca, la centrale operativa della forestale ha lanciato la prima segnalazione di presenza di punti fuoco intorno alle 3.30.
Le squadre dell'antincendio della forestale, di stanza nel piccolo centro ganzarino, sono intervenute in contrada Case Costa - a qualche centinaia di metri di distanza da un casolare della Forestale - trovandosi dinnanzi ad una scena a dir poco infernale. Le fiamme, infatti, alimentate dalla folta vegetazione spontanea, stavano aggredendo interi boschi di eucaliptus, di pini e di roverelle lungo gli straordinari ed incontaminati pendii che sovrastano la zona.
Il fronte fuoco, che nel frattempo si espandeva per centinaia di metri, è arrivato fino a pizzo "Castellana", ben conosciuta in tutta la Sicilia sia per la rigogliosa vegetazione selvatica che per lo splendido belvedere da cui decollano ogni fine settimana deltaplani e parapendii. Qui l'incendio ha incenerito macchia mediterranea e boschi di eucaliptus. Le operazioni di spegnimento, che si sono protratte fino a sera inoltrata, hanno coinvolto i volontari della locale protezione civile, diverse squadre dell'antincendio della Forestale e quattro mezzi aerei (2 fire boss, 1 canadair e 1 elicottero) che hanno compiuto centinaia di lanci.

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