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L'Italia brucia, un morto in Campania

La Sicilia
Roma. Non c'è tregua agli incendi in Italia, complici il gran caldo e la siccità ma anche la mano criminale dei piromani. E l'opera di spegnimento ha fatto ieri una vittima, un operaio morto soffocato nell'Avellinese. Una folata di vento, le fiamme che aggrediscono e un burrone nel posto sbagliato come trappola fatale: è morto così Michele Ciglione, 57 anni, operaio della Sma Campania, società mista regionale per i servizi antincendio, mentre cercava di spegnere un rogo. L'uomo, originario di Quarto (Napoli), si è trovato intrappolato a fronteggiare le fiamme che, complice il vento, lo hanno attaccato soffocandolo. Disperso per ore, e caduto in un burrone in un castagneto ai confini tra Lauro (Avellino) e Palma Campania (Napoli), Ciglione è stato ritrovato solo dopo qualche ora dai colleghi ormai sfinito e in fin di vita: inutili i tentativi di rianimarlo.

L'altro ieri, secondo i dati del Corpo forestale dello Stato, sono stati 155 gli incendi boschivi divampati in tutto il Paese, ma al numero di emergenza ambientale 1515 sono arrivate ben 747 segnalazioni. Ieri qualche rogo continuava a divampare e nuovi fuochi minacciavano boschi e centri abitati. La Campania, dove domenica sono scoppiati 60 incendi, è la regione più colpita dalle fiamme; seguono la Toscana con 19, il Lazio con 18, la Calabria con 13, Basilicata e Umbria con 8. Ieri, lavoro intenso per elicotteri e canadair della Protezione civile, che sono intervenuti per spegnere una trentina di roghi. Ma gli incendi sono stati molti di più: nel solo Lazio ne sono scoppiati una quarantina.
A tarda ora non era stato ancora spento l'incendio che da alcuni giorni sta divampando in Sila, nel territorio di Longobucco. Decine gli ettari andati in fumo, con danni incalcolabili al patrimonio boschivo. Ieri mattina nella zona sono intervenuti un canadair e un elicottero. Al lavoro a terra anche vigili del fuoco, Corpo forestale e Protezione civile, ma le fiamme, estese su un fronte di diversi chilometri, hanno continuato a divampare, anche se vengono tenute sotto controllo.
E sotto controllo sono gli incendi boschivi divampati in provincia di Terni; i vigili del fuoco sono comunque ancora impegnati nelle operazioni di spegnimento dei focolai sviluppatisi tra l'altro ieri e sabato lungo la Valnerina. Sul posto, oltre ai pompieri, al lavoro anche due canadair. La polizia municipale di Terni ha identificato due uomini, sospettati di essere gli autori di un violento incendio divampato sabato scorso nei pressi di Villa Valle-Papigno.
È ancora in corso, poi, l'intervento dei vigili del fuoco a Poreta, una zona boschiva nei pressi di Spoleto dove l'altro ieri è divampato un violento incendio. La situazione è sotto controllo e sono in corso le operazioni di bonifica dell'area. L'altra notte e ieri mattina i vigili del fuoco sono stati impegnati in un altro incendio a Vernazzano, tra Tuoro e Passignano sul Trasimeno, di probabile natura dolosa.
Non è ancora stato domato l'incendio di una faggeta sul Monte Tenetra, nel territorio di Cantiano (Pesaro Urbino). Il luogo è impervio e la zona è sorvolata da un Canadair e da un elicottero. È invece risolta la situazione ad Acerra, nel Napoletano, dove nella notte fra sabato e domenica sono andate a fuoco alcune ecoballe di rifiuti: spente le fiamme, ora si sta lavorando per accertare le cause delle incendio, per il quale si segue la pista del dolo. Stessa pista per l'incendio che l'altro ieri ha danneggiato la linea del percolato in una discarica di rifiuti vicino a Gela, che ieri ha ripreso a funzionare regolarmente. Vigili del fuoco al lavoro per l'intera notte per domare gli incendi divampati domenica in una fabbrica di Afragola e nella periferia orientale di Napoli.
È di origine dolosa anche l'incendio che ieri è tornato a divampare, per il terzo giorno consecutivo, sulla provinciale 40 tra Campomarino e Portocannone (Campobasso), rallentando la circolazione per il fumo riversatosi sulla carreggiata. In Lunigiana, la linea ferroviaria La Spezia-Parma è stata bloccata per alcune ore per agevolare il transito delle autobotti dei vigili del fuoco verso il luogo di un vasto incendio boschivo sulla collina di Grondola, nel pressi di Pontremoli (Massa Carrara). Un vasto fronte di fuoco ha colpito sempre ieri un bosco di sughero nella zona di Villacidro, nel sud della Sardegna. La violenza dell'incendio ha richiesto l'intervento di 4 elicotteri e 3 canadair. E un altro incendio è divampato ieri pomeriggio in una zona boschiva di Sgonico, in Friuli. Ancora incendi in Ciociaria, e un nuovo incendio ieri a Pomarico (Matera), in un'area boscosa.

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