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Comuni siciliani vicini al tracollo Da settembre stipendi a rischio



sindaci sicilia
21 agosto 2012 - La Regione non può più spendere nemmeno un centesimo e i fondi per i Comuni siciliani sono bloccati. Questa è la situazione in cui versano le amministrazioni locali dell’Isola che da settembre potrebbero vedere tagliati gli stipendi di centinaia di impiegati comunali.
Il problema riguarderebbe il blocco della spesa della Regione a causa dei vincoli del patto di stabilità. La Regione ha raggiunto il tetto imposto da Roma e ha congelato le uscite. Ai Comuni  servono circa 120 milioni di euro ma il dipartimento può predisporre una spesa massima di cira 12 milioni di euro.

I sindaci di molti Comuni siciliani sono già sul piede di guerra e in vista della giunta di giovedì prossimo annunciano azioni di protesta. Secondo quanto riferito dagli stessi primi cittadini, i Comuni che attualmente versano in condizioni economiche disatrose sono Bagheria e Agrigento dove i bilanci sono all’osso. Lo svuotamento delle casse dei Comuni è un problema che riguarda la maggior parte dei Centri siciliani che hanno visto pian piano svuotare le loro casse e aumentare sempre più i ritardi nei pagamenti.

Il rischio è che a settembre la macchina amministrativa possa essere bloccata. Altro Comune in gravi difficoltà finanziarie è Partinico dove il sindaco Salvo Lo Biundo ha dichiarato di avere pagato gli stipendi di luglio per miracolo.
Intanto il Dipartimento delle Autonomie locali ha chiesto all’assessore al bilancio Gaetano Armao 200 milioni di euro da erogare ai Comuni, ma l’assessore Nicola Vernuccio ha ribadito che al momento sono disponibili solo 11,5 milioni di euro.
A rischio non sono solo gli stipendi ma anche i servizi come la raccolta dei rifiuti, il trasporto urbano, spettacoli, insomma in tutta l’Isola sta per montare la protesta. Appuntamento al prossimo 5 settembre quando si svolgerà la conferenza Regione-Autonomie locali.

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