Visualizzazioni totali

Ai vigili del fuoco i Canadair per la lotta agli incendi

La campagna antincendi è entrata nel vivo, con 131 interventi dei vigili del fuoco nelle aree boschive, 2.836 operazioni contro i focolai divampati in campi di sterpaglie e 210 per far fronte a incendi nelle zone con colture agricole. Puglia e Sardegna le regioni più colpite. Non si tratta, tuttavia, di dati allarmanti. Le condizioni climatiche, con persistenti livelli di umidità e piogge che non hanno ancora lasciato del tutto il posto al solleone estivo, danno una mano a tamponare il rischio di fuochi.

«Questo non significa – spiega Roberto Lupica, vicedirettore centrale dell'emergenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco – che si possa abbassare la guardia. L'estate è ancora lunga e il pericolo di incendi dietro l'angolo, conseguenza quasi sempre del fattore umano, sia che si tratti di colpa o di dolo. Le cause naturali sono praticamente inesistenti».
Nonostante il flagello dei fuochi accompagni puntualmente ogni stagione estiva e pur in presenza delle campagne informative su come comportarsi per evitare gli incendi (il numero per segnalare focolai è il 115, utilizzabile anche dai cellulari), i dati dimostrano che il problema non diminuisce. Nel 2012, infatti, i vigili del fuoco – che non sono gli unici a intervenire (c'è anche il Corpo forestale e un contributo lo danno pure i volontari della protezione civile), anche se la stragrande maggioranza delle operazioni è da attribuire ai vigili – hanno compiuto 4.030 interventi contro le fiamme divampate in aree boschive, ovvero il 12,5% in più rispetto a quelli del 2011. Stesso discorso per le operazioni di spegnimento del fuoco in zone di sterpaglie o di colture agricole: si è trattato, rispettivamente, di 38.144 e 10.403 missioni, con un incremento del 14 e del 50% sul 2011.
«È, però, confortante – commenta Lupica – che a fronte di un aumento degli interventi, le superfici bruciate siano sensibilmente diminuite: nel 2012 il fuoco ha colpito 16.750 ettari di bosco (un terzo delle aree danneggiate nel 2011) e 62.646 ettari di superficie non boschiva, contro quasi il doppio del territorio dato alle fiamme l'anno prima. E questo sta a significare una maggiore efficacia delle operazioni di spegnimento».
Frutto anche di un più massiccio ricorso alle missioni con gli elicotteri, che nel 2012 hanno compiuto 625 ore di volo (+33% rispetto al 2011). Quest'anno, poi, i vigili del fuoco possono contare anche sulla flotta di 19 Canadair, che dal 20 maggio sono transitati dalla protezione civile al Corpo. Aerei dislocati nelle tre basi fisse, operative tutto l'anno, di Ciampino, Lamezia Terme e Genova, nelle due basi stagionali di Olbia e Trapani ed eventualmente anche negli aeroporti di Brindisi e Sigonella, attrezzati per ospitare le operazioni dei Canadair.
Il problema è l'assottigliarsi delle risorse, che colpisce anche la campagna antincendi. «La nostra flotta aerea di Canadair ed elicotteri – afferma Lupica – è rimasta praticamente la sola a contrastare i fuochi, mentre prima c'erano pure gli elicotteri della Forestale. E le convenzioni che le Regioni sottoscrivono con noi per assicurare il servizio antincendio nelle zone boschive, servizio che la legge riserva alla competenza regionale, sono diminuite, perché non ci sono soldi. Questo non significa che laddove non esiste la convenzione i vigili non intervengano. Quando ci chiamano, noi andiamo comunque».





Vetrina Ricami

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo