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Un 'sospiro di sollievo' per 2.800 operai Randazzo.

Duemilaottocento operai forestali tirano un sospiro di sollievo. Ieri mattina, il dirigente dell'Azienda foreste demaniali di Catania, Ettore Foti, dopo un vertice con le organizzazioni sindacali, ha approvato la loro assunzione nei cantieri dell'Azienda.
Si tratta di operai a tempo determinato inseriti negli elenchi della Forestale che, per legge, devono svolgere un determinato numero di giornate lavorative. «Adesso - spiega Foti - possiamo dire che tutti gli operai forestali 
sono in cantiere. Si tratta di lavoratori che, fino ad oggi, avevano lavorato poco o che addirittura quest'anno non sono stati mai avviati. Pertanto queste assunzioni assumono una rilevanza particolare, dando una boccata d'ossigeno alle famiglie in momenti difficili come questo e permettendoci di realizzare lavori nei boschi necessari».

Foti, infatti, sottolinea come gli operai saranno impegnati in normali lavori di manutenzione dei boschi che, in questo periodo, devono essere tenuti lontani dagli incendi. «Fra quelli assunti - aggiunge Foti - c'è chi lavorerà per circa 20 giorni, ma ci sono anche coloro che lavoreranno fino a ad agosto inoltrato. Un risultato frutto del lavoro di questa Azienda che, però, sarebbe stato vano senza l'efficiente e tempestiva approvazione dei progetti da parte del dirigente generale Pietro Lo Monaco».
E quanto sia importante l'Azienda forestale per l'economia della provincia di Catania lo dimostrano i numeri.
Soltanto nel versante settentrionale dell'Etna i lavoratori sono circa 2mila. Basti pensare che a Randazzo i lavoratori che ogni anno vengono avviati sono 660, a Maletto 180, a Bronte e Maniace 850, mentre a Linguaglossa, Castiglione e Piedimonte Etneo circa 340 lavoratori.
La maggior parte dei lavoratori sono capi famiglia e monoreddito e mai si augurano che il lavoro alla Forestale venga a mancare.
Gaetano Guidotto

La Sicilia



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