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L’Ue dichiara guerra agli incendi boschivi

incendio boscoL’arrivo dell’estate è sinonimo di vacanze, sole e relax. Ma è anche sinonimo di incendi boschivi, “soprattutto nei paesi meridionali dell’Unione europea”. L’Ue, dunque, corre ai ripari ricordando cosa fare in vista delle emergenze che appaiono inevitabili – visto il ripetersi di ogni anno – ma che si spera siano superabili. La Commissione europea ha diffuso una sorta di bollettino dal titolo “Combattere gli incendi boschivi in Europa, come fare” – per ricordare che esiste, a livello europeo, un Centro di risposta alle emergenze (Erc) in grado di coordinare le attività di assistenza a livello comunitario qualora gli
stati membri, da soli, non ce la facciano a gestire le situazioni più delicate o, peggio, più critiche. “Anche il meccanismo di Protezione civile dell’Ue può essere usato per aiutare le aree colpite e co-finanziarie l’assistenza”, ricorda l’esecutivo comunitario. Lo speciale bollettino è indirizzato in particolare a Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna, “paesi più colpiti dagli incendi in Europa” durante la stagione estiva. Ma la Commissione europea invita tutti i ventotto a tenere elevato il livello di guardia, dato che “nessuno è immune” dal rischio roghi.
L’attività dell’Ue è già partita. Come ricordano a Bruxelles, “prima dell’arrivo del periodo degli incendi boschivi”, il Centro di risposta alle emergenze organizza incontri con tutti i paesi membri dell’Ue che fanno parte della Protezione civile europea per uno scambio di informazioni e la predisposizioni di piani e strategie per la risposta agli incendi estivi. La Protezione civile europea può essere attivata in ogni momento da ognuno degli Stati membri che ne hanno bisogno. In tre anni è stato attivato già diciotto volte. 



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